Economia

Feralpi investe 100 milioni di euro sulle energie rinnovabili

Presentato il piano di investimenti su impianti fotovoltaici per i prossimi 5 anni: si punta a coprire il 20% del fabbisogno
FERALPI SEMPRE PIU' VERDE
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Obiettivo «carbon neutrality»: entro il 2050 tutta la produzione siderurgica europea dovrà essere climaticamente neutrale. I giganti del settore si stanno muovendo ed il Gruppo Feralpi rompe gli indugi, annunciando un investimento da 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni per la produzione di energie rinnovabili.

Il progetto è stato illustrato dal presidente Giuseppe Pasini a Made in Steel, la conference and exibition dedicata al mondo dell’acciaio che si è tenuta la scorsa settimana a Milano.

Progetto fotovoltaico

«Si tratta di un primo passo nella direzione dell’abbattimento della CO2 - spiega il presidente -. I prossimi anni saranno strategici per il raggiungimento di un obiettivo ambizioso quanto chiaro: entro cinque anni vogliamo raggiungere una potenza installata di 100/120 megawatt destinata all’autoconsumo, per arrivare a coprire il 20% del fabbisogno energetico delle nostre aziende in Italia». Un investimento in impianti fotovoltaici in Italia che consentirà al gruppo siderurgico bresciano di ridurre le emissioni di CO2 di circa 85mila tonnellate l’anno a progetto concluso.

«L’energia è una risorsa strategica per il nostro business - chiosa il presidente -. Intendiamo contribuire attivamente alla decarbonizzazione dei processi industriali e alla transizione energetica. Questo piano coniuga virtuosamente i tre aspetti Esg: l’ambiente, perché vogliamo produrre energia verde ed utilizzarla; il sociale, perché creeremo valore sul territorio poiché gli investimenti saranno realizzati in Italia; l’impatto economico positivo sul gruppo grazie a minori costi dell’energia».

L’investimento sulle rinnovabili si aggiunge all’annunciato piano presentato a luglio e che prevede interventi strategici per 300 milioni (150 milioni negli stabilimenti in Italia e 150 in Germania) per il rinnovo degli impianti, l’efficientamento energetico, la digitalizzazione dei processi produttivi, ma anche progetti di formazione professionale all’interno dell’azienda. 

La siderurgia sta vivendo un momento molto favorevole. «C’è stata una forte crescita del consumo di acciaio a livello mondiale - ha spiegato Pasini - trainato anche dalle materie prime e dal prezzo del rottame. In Italia sono finalmente partiti i lavori che per anni erano rimasti fermi. Davanti a noi si stagliano delle nubi: su tutte quella del prezzo dell’energia elettrica e del gas. Un problema non solo italiano, ma dell’intera Europa, Germania inclusa». Quali le possibili conseguenze? «In coincidenza di rialzi eccessivi dei prezzi dell’energia potrebbero verificarsi, in Italia come in Germania, delle fermate produttive. Ripeto non è un problema solo italiano e va affrontato a livello europeo». 

I numeri

Il gruppo ha chiuso i primi otto mesi dell’anno con una produzione di acciaio superiore ai livelli pre-Covid, con una crescita del 7% rispetto allo stesso periodo del 2019 a quota 1,73 milioni di tonnellate. Crescono tutti i business nei quali opera il gruppo dagli acciai per l’edilizia alle specialities, e in tutte le aree geografiche - spiega il direttore finanziario Vincenzo Maragliano -. Nei primi sei mesi dell’anno, i ricavi (consolidato Feralpi Holding) si sono attestati a 879 milioni, in rialzo del 56,9% rispetto allo stesso periodo del 2020. «Abbiamo affrontato la volatilità dei mercati grazie a una struttura industriale e finanziaria solida, organizzata per business unit - ha detto Pasini - che ha consentito di gestire ogni mercato in modo verticale per rispondere sia al mercato dell’edilizia sia al comparto della meccanica». 

La Borsa

Il futuro potrebbe guardare al mercato dei capitali. Pasini non esclude una possibile quotazione del gruppo. «La vediamo come possibilità di potere crescere non solo attraverso una leva finanziaria diversa da quelle tradizionali, ma anche attraverso un’organizzazione diversa», ha detto spiegando che però «andare in borsa non è una passeggiata di salute, vuol dire fare un salto culturale tutti insieme, come azionisti, come manager e come organizzazione». Il Gruppo Feralpi «l’ha sempre guardata con un occhio di attenzione, ovviamente la borsa ama la costanza dei risultati e sappiamo che la siderurgia è un comparto molto ciclico, quindi per raggiungere la borsa dobbiamo avere costantemente dei risultati che la borsa premia», ha concluso il presidente..

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