Economia

Fabbrica d’Armi Beretta record: ricavi a 317 milioni, e ora punta alla leadership delle munizioni

Gussalli Beretta: «Tutti i mercati hanno segnato una crescita importante tranne Russia e Ucraina»
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Fabbrica d’Armi Pietro Beretta cavalca il «record» dei 317 milioni di euro di fatturato e complice l’acquisizione (da parte della holding) dell’elvetica Ammotec punta alla leadership del mercato italiano del munizionamento metallico. Strizzando l’occhio, fa sapere il presidente Franco Gussalli Beretta, anche al nuovo piano strategico al 2026, anno in cui l’azienda armiera valtrumplina festeggerà i suoi «primi» 500 anni.

«Il principio che regola il nostro bilancio economico come di sostenibilità è sempre lo stesso: lavorare bene e lavorare sodo», esordisce Gussalli Beretta che nel presentare il III bilancio di sostenibilità (ma il primo certificato GRI) della spa di Gardone Valtrompia lo definisce come «un cruscotto per tenere la barra dritta verso la buona gestione dell'azienda e di ciò che le gira intorno».

E i risultati si vedono. «Superare la soglia dei 300 milioni di fatturato era un sogno che cullavamo da anni, e nel 2022 ci siamo riusciti», continua sottolineando come nello scorso esercizio «tutto abbia funzionato in maniera quasi perfetta, con tutti i mercati (Russia e Ucraina esclusi) che hanno avuto una crescita importante del settore civile sportivo (+50%) e l’Italia stessa che ha superato la cifra record dei 21 milioni di fatturato».

Investimenti

Strategici, per Fabbrica d’Armi, sono sempre gli investimenti, che come dice lo stesso Beretta «non si devono mai fermare»: nel 2022 la spa ha messo sul piatto ben 12 milioni di euro, di cui 8,6 destinati ai macchinari industriali e 2,5 a progetti digitali. Intanto, anche il primo semestre 2023 sta dando soddisfazioni: non solo perché in crescita del 7% sullo stesso periodo del 2022, ma anche per le ambizioni legate all’incorporazione della svizzera Ammotec. «Puntiamo alla leadership del mercato italiano nel comparto del munizionamento metallico» tira corto il presidente Beretta che sottolinea come l’obiettivo di sviluppo sia di 4 milioni di euro, ma con l’aspirazione di arrivare «almeno a 6».

Quanto agli investimenti, nell’anno in corso verranno allocati 9,7 milioni, di cui 8,6 per nuove tecnologie ed 1,1 per ricerca e sviluppo. «C’è da essere orgogliosi, ma soprattutto degni, di rappresentare questo brand», rincara la dose Carlo Ferlito, promosso a Ceo «aggiuntivo» (accanto a Franco e Pietro Gussalli Beretta) per il contributo dato alla crescita e al consolidamento aziendale, che indugia sul riconoscimento, da parte di Regione Lombardia, dello status di «Filiera dell’Arma Sportiva», e snocciola alcuni dati relativi a quanto fatto anche sul fronte ambientale e sociale.

Sostenibilità

Nel 2022, l’impegno per un futuro più sostenibile è passato per un’importante riduzione della produzione di rifiuti (-4% sui rifiuti pericolosi, -17% sui non pericolosi e -9% sull’uso di prodotti chimici); la bonifica della contaminazione di olio intero in area Oneto e il monitoraggio delle acque di falda; l’installazione del nuovo impianto fotovoltaico (con un incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili del 5%) ed il progetto 10x10% che attraverso la sensibilizzazione della popolazione aziendale sugli sprechi energetici ha permesso di risparmiare già 125.000 euro rispetto al 2022 a parità di ore di versamento.

57 assunzioni

«Questo impegno verso l’accrescimento della competitività aziendale sarebbe vano senza il contributo di tutti gli uomini e le donne dell’azienda che ogni giorno si mettono in gioco», aggiunge Carlo Gussalli Beretta, Digital Innovation project manager, che invece indugia su alcuni degli interventi messi in atto a favore dei 974 dipendenti (di cui 57 nuovi assunti): oltre alle iniziative su sicurezza e salute, supportate da audit di pubblica sicurezza e ambiente, sorveglianza sanitaria, screening di prevenzione per malattie metaboliche e oncologiche e 2.200 ore di corsi di formazione, la terza edizione delle Olimpiadi Digitali e l’iniziativa «estivini», che ha portato in azienda 31 studenti per lavorare in esate. 

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