Economia

Export bresciano ad alta velocità: in tre mesi +6,7%

Aib: miglior terzo trimestre dalla rilevazione dei dati. Apindustria: preoccupa la stretta del credito sulle pmi
Anche l'export bresciano continua a crescere (foto simbolica)
Anche l'export bresciano continua a crescere (foto simbolica)
AA

La locomotiva Brescia non conosce fermate e inanella un altro risultato record. Nonostante un contesto politico sul quale pesa grave una diffusa incertezza, l’export della provincia continua a crescere a ritmi molto alti. Nel terzo trimestre del 2018 le esportazioni aumentano infatti del 6,7%, superando i 4 miliardi di euro di valore.

Parallelamente tra luglio e settembre le importazioni salgono del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, toccando quota 2,2 miliardi. Dall’analisi dei dati forniti dall’Istat, elaborati dall’Ufficio studi e ricerche dell’Associazione industriale bresciana, dal Servizio studi della Camera di Commercio nonché dal Centro studi di Apindustria Brescia, emerge anche l’ottimo risultato complessivo dei primi nove mesi del 2018, con l’export che sale dell’8,2% rispetto all’analogo periodo del 2017 per un valore complessivo di 12,6 miliardi di euro (era 11,7 miliardi), dato più alto della serie storica. Tale crescita ancora una volta è superiore a quella rilevata sia in Lombardia (+5,1%) sia in Italia (+3,1%), con anche la dinamica delle importazioni (+9,5%) che fa meglio del dato regionale (+7,3%) e di quello nazionale (+5%).

A trainare l’export è ancora una volta il mercato europeo, che vale il 76,5%. La Germania si conferma il partner migliore, rappresentando il 20,7% del totale (2,6 miliardi di euro). Molto bene anche le esportazioni verso la Francia (1,4 miliardi, + 8,4%) e il Regno Unito (554 milioni, +9.9%). Positivi pure i mercati degli Stati Uniti (851 milioni di euro, +16%) e asiatici (1.281 milioni, +4,9%), in particolare verso la Cina (347 milioni, +6,4%). Stazionario invece l’export verso l’India (102 milioni), così come verso l’America Latina (313 milioni di euro, +3,6%). In calo invece le esportazioni verso l’Africa (348 milioni, -14%).

Dal punto di vista dei settori le migliori performance giungono dai comparti apparecchi elettrici (+15,6%), legno e prodotti in legno, carta e stampa (+14,4%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+13,0%), metalli di base e prodotti in metallo (+12,7%), sostanze e prodotti chimici (+10,7%) e articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+9,5%). In flessione invece il settore dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (-28,4%) e quello dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-0,8%).

Si tratta - afferma il centro studi Aib - del miglior terzo trimestre da quando sono disponibili i dati. Dati di certo positivi che però non lasciano completamente tranquillo Alessandro Orizio, vicepresidente di Apindustria Brescia. «In una provincia manifatturiera come la nostra l’export sta trainando molto e non mi stupisce - conferma -. Mi preoccupa più la dinamica dell’import, che rischia di rimanere stabile a fronte di un possibile calo delle esportazioni, dovuto alle molteplici dinamiche globali. E a questo si somma l’ennesima stretta sugli investimenti delle banche nei confronti delle Pmi.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia