Economia

Deformazione dei metalli, comparto che vive una forte trasformazione

La Redazione Web
Gli ordini sul mercato domestico hanno registrato una crescita del 71,5% rispetto al primo trimestre 2024
La domanda di nuovi sistemi di produzione è ancora vivace
La domanda di nuovi sistemi di produzione è ancora vivace
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Il settore delle macchine per la deformazione dei metalli e più in generale della lavorazione dei metalli sta vivendo una significativa trasformazione, guidata dalla crescente adozione di tecnologie «Industria 4.0» e soluzioni di automazione avanzate. L’integrazione di tecnologie digitali, tra cui intelligenza artificiale, IoT e robotica, sta rivoluzionando i processi di produzione e migliorando l’efficienza operativa. Questa evoluzione sta portando allo sviluppo delle fabbriche intelligenti, con i produttori che investono sempre di più in apparecchiature di produzione connesse e automatizzate.

I numeri

La conferma arriva dall’indice degli ordini del primo trimestre 2025 delle macchine utensili elaborato dal Centro studi e cultura di impresa di Ucimu-Sistemi per produrre, che ha segnato un aumento dell’8,5% rispetto al periodo gennaio-marzo 2024, raggiungendo in valore assoluto gli 84,5 punti, partendo dalla base 100 del 2021. Il risultato è stato determinato dalla ripresa dell’attività dei costruttori del mercato interno, con la performance sul mercato estero invece negativa.

In particolare gli ordini raccolti sul mercato domestico hanno segnato un incremento del 71,5% rispetto al primo trimestre 2024, per un valore assoluto di 94,5 punti. Diversamente la raccolta di commesse oltreconfine è risultata in calo del 18,2% rispetto al primo trimestre 2024, con un valore assoluto di 74,4 punti.

Il sostegno del tanto atteso provvedimento per la transizione 5.0 ha evidentemente dato i suoi effetti, e le imprese una volta compresi i tecnicismi e diradati i dubbi hanno dato seguito alle loro intenzioni di acquisto, concretizzate in nuove ed effettive commesse.

Ottimismo

Questo è successo perché in Italia la domanda di nuovi sistemi di produzione è ancora vivace e continua ad avere l’obiettivo di aggiornare gli impianti secondo il doppio modello digitale ed eco-sostenibile. La tendenza è confermata anche dalla risposta degli espositori di lamiera, in programma alla fieramilano di Rho dal 6 maggio, i cui spazi espositivi sono esauriti.

Per il futuro sono attesi altri buoni risultati, considerato che a oggi sarebbe stato impiegato solo l’11% delle risorse messe a disposizione dal provvedimento per la transizione 5.0, dunque poco più di 600 milioni di euro rispetto ai 6,3 miliardi stanziati. In riferimento ai mercati internazionali, le macchine lavoratrici di metalli «Made in Italy» hanno come prima destinazione gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Cina, Francia e Turchia.

Lo sforzo che si propongono gli esperti del settore è il monitoraggio attento e puntuale delle aree economicamente interessanti, per diversificare i Paesi di vendita in caso di necessità, a partire da India, Messico, Sudamerica e Vietnam, questo anche attraverso la partecipazione alle attività messe in campo dalle organizzazioni di rappresentanza a supporto delle aziende.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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