Economia

Dalla Valtrompia al Garda, alta adesione allo sciopero contro gli infortuni sul lavoro

Molto partecipata la manifestazione indetta da Fim-Fiom e Uilm di Brescia dopo l'ultimo incidente mortale alla Eural di Pontevico
I metalmeccanici in sciopero in piazza Duomo - Foto © www.giornaledibrescia.it
I metalmeccanici in sciopero in piazza Duomo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Alta adesione ieri allo sciopero generale di due ore proclamato da Fim-Fiom e Uilm di Brescia per protestare dopo l'ennesimo infortunio mortale avvenuto alla Eural di Pontevico, infortunio che porta a 21 gli incidenti mortali sul lavoro nella provincia di Brescia da inizio anno, considerando quelli in itinere.

Lo sciopero, peraltro, è stato organizzato in concomitanza con i funerali del giovane, che sono stati celebrati dalla famiglia a Foggia. I dati relativi all'adesione al fermo produttivo nelle principali fabbriche metalmeccaniche bresciane non lasciano spazi di interpretazione. 

L'adesione zona per zona

In città, la partecipazione è stata massiccia: l'80% all'Iveco, all'Alfa Acciai di San Polo e all'Innse Berardi il 100%, alla Lonati il 70%, all' Isoclima e alla S.A. Eredi Gnutti e Kme il 90%. 

Non da meno in provincia, a partire dalla Val Trompia, con la Sil Industrie Saleri Italo e la V. Orlandi Flero e Nave all'80%, la Camozzi di Lumezzane, al 70% alla Sabatti di Gardone, al 60%, la Beretta al 90%, la Zf Italia all'85%, la Redaelli al 95%, la Metalwork al 70%.

Buona l'adesione anche nelle altre zone: alla Imp Pasotti, alla Lumenflon e alla Italfond si registra il 90%, alla Modine l'80%, alla Sgm Manerbio, alla Zincatura Bresciana, alla Estral, alla S.K. Wellman, alla Foma, alla Elcom e alla Gnutti Carlo il 70%. E ancora, la Ori Martin di Ospitaletto registra il 90%, la Almag l'85%, la Metra, la Metalsistem e la Eural Gnutti di Rovato l'80%, alla Gnutti Transfer il 65% e la Lanfranchi il 55%. 

Infine, nella zona del Garda, si è registrata un'adesione del 90% alla Cavagna di Calcinato, del 100% alla Ennepi di Calvagese, dell'80% alla Bticino di Muscoline, di oltre il 90% alla Metalfer, dell'85% alle Acciaierie Venete di Odolo ex Leali, del 70% alla Camozzi di Polpenazze, alla Fad Assali e alla Leonessa e pure alla Bonomi Eugenio. Si segnala anche il 50% alla ATIB di Dello, il 70% alla Iseo Serrature di Pisogne, e alla Abert di Passirano, il 90% alle Trafilerie Gnutti di Chiari e alla OEM di Leno.

«Servono iniziative»

«L'alta partecipazione testimonia la grande sensibilità al tema - sintetizza Ghirardi della Fiom a nome dei confederali - .Tuttavia, è necessario che tutte le aziende mettano in campo iniziative finalizzate a migliorare la cultura per la sicurezza e gli organi competenti intensifichino i controlli affinché questo tema diventi prioritario nei fatti e non solo a parole».

 

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