Economia

Dall’infanzia fino agli anziani: il «Giococanto» come terapia

Il metodo ideato da Michele Bosio da Brescia è arrivato in Brasile: con l’aiuto del canto si possono risolvere anche problemi fisici
Le tutor di Giococanto
Le tutor di Giococanto
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Un metodo rivoluzionario, per apprendere giocando, unendo varie discipline in un team di professionisti del settore. Giococanto è il modo migliore per i più piccoli di approcciarsi al canto, giocando e divertendosi: e sappiamo quanto sia serio il gioco per i bambini. Ideato da Michela Bosio, il metodo coinvolge diverse professionalità, ha diverse sedi a Brescia, è richiesto per conferenze in tutta Italia e ha una sede anche in Brasile.

«Ci occupiamo del primo approccio alla vocalità dei bambini tra i due e i dieci anni, ma lavoriamo anche con Rsa e disabili. Mi sono accorta che mancava attenzione per quanto riguarda il canto e lo sviluppo della voce per alcune categorie di persone, così dopo tanto studio ho creato Giococanto». Michela ha studiato canto per dieci anni in accademia, per poi frequentare la prestigiosa Cpm di Franco Mussida, chitarrista della Premiata Forneria Marconi. «Non avevo mai pensato si potesse insegnare canto a bambini così piccoli: invece grazie al nostro metodo, con sicurezza e senza rischi di rovinare la voce, è possibile».

Il team che Michela ha creato comprende anche la dottoressa Katia Rossini, psicologa e psicoterapeuta, la professoressa Paola Olivari, insegnante di pianoforte e musicoterapeuta, la dottoressa Marisa Situra, logopedista, psicomotricista. Perché in Giococanto anche la parte fisica ha un ruolo fondamentale: «Lavoriamo sia con bambini che con adulti, che possono avere un rapporto migliore con il proprio corpo e rilassarsi. Inoltre per molti bambini affetti da dislalie questo metodo si è rivelato particolarmente efficace».

Una realtà che ha sede all'Aps Musical Accademy di San Polo, ma che si trova su tutto il territorio bresciano: a Castegnato, Castrezzato, Concesio, Palazzolo, Rovato, Verolanuova, Castiglione, Montichiari, Darfo e anche Verona. «Mi sono sempre sentita vicina ai bambini e con poca voglia di crescere - spiega Michela ridendo, che non ha nemmeno trent'anni e ha elaborato il metodo nel 2017 - per ora stiamo avendo ottimi risultati». Quando il canto diventa un gioco, una terapia, una maniera per risolvere problemi, coinvolgendo anche la parte fisica e motoria. Giococanto ha un sito e si può trovare sia su Facebook che su Instagram.

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