Economia

Dall'abbigliamento al food: a Brescia i consumi crescono del +5,9%

A luglio 2022 andamento positivo delle vendite e dei consumi, che si avvicinano a livelli pre-pandemici
L'andamento dei consumi a Brescia, si chiude a +5,9% rispetto a luglio 2021 - © www.giornaledibrescia.it
L'andamento dei consumi a Brescia, si chiude a +5,9% rispetto a luglio 2021 - © www.giornaledibrescia.it
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Nulla è più indispensabile del superfluo. Ne era convinto Oscar Wilde. E sembra che anche per i bresciani guardare oltre la dimensione dello stretto materiale divenga sempre più importante. Al punto che, quando si tratta di consumi legati a moda, enogastronomia ma anche cultura sappiano fare meglio del resto d’Italia. Complice certo un livello di disponibilità economica mediamente superiore. Ma tant'è

A dirlo sono i dati dell’Osservatorio permanente «Confimprese-Ey», secondo cui l’andamento dei consumi nei settori abbigliamento e accessori, food&beverage e non food (retail, arredamento, servizi e cultura) a Brescia ha raggiunto a luglio quota +5,9%, a fronte di una ripresa in Italia pari a +5,1%.

L’indagine mostra come ci si stia avvicinando ai livelli di consumo pre-pandemici. Un segno molto positivo che porta la Lombardia a chiudere il mese con un complessivo +9%, rispetto a luglio 2021 (la Provincia di Milano registra +14,1%, Milano città chiude con un +13,4%, seguono Bergamo con +9,5%, Monza e Brianza con un +8,7% e infine Varese, con +1,7%).

Il Centro-Nord (+7%) registra trend migliori rispetto al Sud Italia, che chiude a +0.9. Tra le aree, la ristorazione (+9,7%),  l’abbigliamento/accessori (+6%) e il «travel» (+39,7%) spingono i consumi più del retail non food che chiude a -4,6%.

«Continua la ripresa dei consumi con la ristorazione che si consolida e sfiora il double digit verso il 2021 - spiega Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese -. Buono anche l’andamento di abbigliamento-accessori, che pur non beneficiando del favore dei saldi, raggiunge una maggiore stabilità. I dati del mese di luglio inducono a sperare che anche nei mesi prossimi possa continuare la ripresa, benché l'incertezza causata dai rincari record di gas ed elettricità stia iniziando a pesare fortemente sui conti economici dei retailer, soprattutto quelli della ristorazione, che hanno costi altissimi. Senza ovviamente dimenticare l’impatto sul potere di spesa e sulle aspettative dei consumatori. È necessario procedere con cautela e valutare gli andamenti dei prossimi mesi, soprattutto se l’inflazione continuerà a salire».

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