Economia

Covid, premio in busta paga: «Riconoscimento al vostro coraggio»

Imbal Carton, Sirap, Sabaf e Cameo tra le aziende che hanno erogato i contributi. Ma resta il nodo delle tasse
Premio in busta paga. Molte le aziende che hanno erogato contributi nell’emergenza Coronavirus
Premio in busta paga. Molte le aziende che hanno erogato contributi nell’emergenza Coronavirus
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«Leggevo la paura nei loro occhi, ma non hanno mai saltato un giorno di lavoro. Sono stati coraggiosi; li avrei voluti abbracciare, uno ad uno». La voce del presidente Michele Lancellotti tradisce l’emozione quando ricorda i primi, convulsi, giorni dell’emergenza. Imbal Carton è tra le aziende che non ha mai smesso di produrre nonostante il virus. Il gruppo è specializzato nella produzione di imballaggi in cartone - con stabilimenti a Prevalle e Drizzona - e in queste settimane ha continuato a sfornare contenitori di ogni tipo per coprire le richieste del settore del food and beverage.

L’«abbraccio» vietato dalle regole sul distanziamento è arrivato comunque, sotto forma di un «premio presenza straordinario» erogato ai lavoratori del gruppo. «In quei giorni vedere i magazzini in ordine, i reparti operosi ed i camion viaggiare, mi ha riempito d’orgoglio - chiosa Lancellotti -. I lavoratori hanno dimostrato attaccamento alla maglia, per questa ragione, abbiamo deciso di premiare la presenza con un piccolo riconoscimento: un premio di 15 euro per ogni giorno lavorato fino alla fine di aprile». A macchia di leopardo. L’elenco delle aziende bresciane che hanno deciso di erogare un contributo straordinario ai propri collaboratori è lungo: ogni azienda ha scelto formule e cifre diverse a seconda delle proprie disponibilità.

Sempre nel settore packaging, il gruppo Sirap Gema di Verolanuova ha deciso di prorogare nei mesi di maggio e giugno il premio erogato dal Governo ad aprile. «Il contributo sarà di 100 euro e sarà esentasse, perché erogato con modalità welfare aziendale, a questo si aggiunge una polizza assicurativa Covid per ogni dipendente - spiega l’ad Stefano Lazzari -. Nessuno dei 220 lavoratori ha mollato. Il premio andrà anche agli amministrativi che per l’80% sta lavorando da casa». La mannaia delle tasse. L’escamotage del welfare evita la mannaia delle tasse: ogni premio inserito in busta paga è soggetto ad una tassazione di circa il 30%: «Confindustria ha chiesto al Governo la detassazione totale dei premi Covid - chiosa Lancellotti -. Ma ad oggi non siamo stati ascoltati. Un vera beffa per chi eroga e chi riceve il premio» .

Più robusto il riconoscimento previsto per i lavoratori da Cameo di Desenzano: in base ai giorni lavorati dal 16 marzo al 24 aprile, la cifra potrà raggiungere un massimo di 600 euro. Nel lungo elenco delle aziende figurano anche Pasta Lensi di Verolanuova, Ferrarelle che ha uno stabilimento di imbottigliamento a Boario Terme, il gruppo Gandola con siti a Rudiano e Ponte San Marco. Duecento euro netti verranno erogati in servizi welfare ai 650 dipendenti della Sabaf di Ospitaletto (i dipendenti beneficeranno anche di copertura assicurativa Covid): «Riteniamo importante che l’azienda testimoni anche concretamente la propria riconoscenza - ha dichiarato l’ad Pietro Iotti -. È nostro dovere promuovere iniziative che alimentino lo spirito di collaborazione e di appartenenza: questo sarà decisivo per affrontare con successo le sfide che ci attendono».

 

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