Economia

Coronavirus, l'Omr fa rientrare dalla Cina 10 dei suoi dipendenti

Bonometti: la situazione resta molto caotica. Dopo il Capodanno cinese l’impianto a regime ridotto
Marco Bonometti con il general manager di Omr China - © www.giornaledibrescia.it
Marco Bonometti con il general manager di Omr China - © www.giornaledibrescia.it
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Nella città-contea dello Huixian, a oltre 600 chilometri di distanza dal focolaio del coronavirus, le autorità locali hanno chiuso strade, blindato luoghi d’incontro, bloccato la riapertura degli stabilimenti dopo il Capodanno cinese. È in quest’area che si trova Omr China Automotive Components, lo stabilimento verticalizzato (dagli impianti di fusione del rottame, al pezzo finito) del gruppo rezzatese guidato da Marco Bonometti.

Il sito è specializzato nella produzione di assali e componenti per mezzi speciali, ed occupa oltre 600 dipendenti.

La preoccupazione. «Quello del coronavirus è un problema molto serio, molto più grosso di quello che ci viene raccontato dalle autorità cinesi - dichiara Bonometti -. Stiamo facendo rientrare dieci nostri dipendenti: verranno messi in quarantena». I manager della Omr sono arrivati ieri sera nel Bresciano. Non sono tutti italiani, nel gruppo ci sono anche collaboratori cinesi e tedeschi. «Per precauzione dovranno restare a casa almeno una quindicina di giorni prima di riprendere il lavoro. Il viaggio è stato complesso, tre scali e ogni volta con controlli e visite mediche estenuanti». 

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