Economia

Confcommercio: «A Brescia 54 mila posti di lavoro sono a rischio»

Gli effetti dell’emergenza Covid-19 sulle imprese di commercio, turismo e servizi si preannunciano devastanti
I TIMORI DI CONFCOMMERCIO
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Il settore terziario del Bresciano attende lo tsunami. Gli effetti dell’emergenza Covid-19 sulle 56.667 imprese dei settori del commercio, turismo e servizi si preannunciano infatti devastanti. Stando all’indagine congiunturale commissionata da Confcommercio Brescia a Format Research e realizzata su base dati Istat, tra le 15 e le 18mila aziende sono destinate a scomparire nel 2020, con un calo compreso tra il 26,5% e il 31,8%, senza essere sostituite o riaperte (la riduzione media annua è di circa 1.500 unità).

Tale crollo si riflette inevitabilmente anche sul versante occupazionale. A fronte di 193mila posti di lavoro a fine 2019 nelle imprese bresciane del terziario, si attende un decremento di 54mila occupati pari al -28% sul totale. Pesantissimo l’impatto anche in termini strettamente economici. L’anno scorso il terziario bresciano ha prodotto 23,2 miliardi di euro di valore aggiunto. La previsione per il 2020 è che questo scenda di 2,6 miliardi, con una flessione dell’11% (arriverebbe a 20,6 miliardi).

L’indagine della Format Research ha infatti anche interpellato 411 titolari di società bresciane del terziario «e nel 94% dei casi la loro fiducia nell’economia italiana è bassissima», spiega il presidente della società romana di ricerca.

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