Come funziona la patente a punti per l’edilizia

Si inizia con un credito di 30 che può aumentare fino a 100. Sanzioni da 6mila euro in su
Un operaio del settore edile al lavoro - © www.giornaledibrescia.it
Un operaio del settore edile al lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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Dall’inizio dell’anno in provincia di Brescia sono stati 10 gli infortuni mortali avvenuti nei cantieri edili, di cui nove per caduta dall’alto. Nei primi sette mesi del 2024 in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2023, le denunce di infortunio sono aumentate di 2.825 unità, +15,1% e, in valore assoluto, le regioni più interessate sono state la Lombardia e la Sicilia.

Poca formazione, mancanza dell’uso dei dispositivi di protezione, disattenzione: sono tante le cause di un incidente sul lavoro che la patente a crediti, obbligatoria da oggi per poter accedere sui cantieri, vorrebbe prevenire.

Le regole

La patente - rilasciata in formato digitale – ha un credito iniziale di 30 punti che possono diminuire se l’impresa è vittima di un incidente sul lavoro, o aumentare fino a 100 crediti secondo alcuni criteri previsti dalla legge.

La patente viene sospesa se i crediti scendono a 15 punti e a quel punto l’azienda non può più lavorare. Il punteggio della patente è soggetto a decurtazioni in conseguenza di provvedimenti definitivi emessi nei confronti di datori di lavoro, dirigenti e preposti di imprese o lavoratori autonomi. Come detto, in caso di una patente con punteggio inferiore a 15 crediti, l’impresa non potrà operare in cantiere e sono previste sanzioni amministrative per chi viola la legge pari al 10% del valore dei lavori con un minimo di 6.000 euro; esclusione da lavori pubblici per 6 mesi.

Il committente

Per il committente/responsabile dei lavori la sanzione andrà da 711,92 a 2.562,91 euro, anche se non verifica il possesso della patente o del documento equivalente nei confronti delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi. Infine, in caso di punteggio della patente inferiore a 15 crediti, è possibile avviare la procedura di recupero che prevede la valutazione da parte di una Commissione territoriale, composta da rappresentanti dell'Ispettorato e dell’Inail.

La Commissione valuterà l’adempimento dell'obbligo formativo in materia di salute e sicurezza da parte dei soggetti interessati e dei lavoratori, nonché l'eventuale realizzazione di investimenti in tale ambito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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