Economia

Che lavoro vuoi fare da grande? Lo youtuber

Sogni più tradizionali scendendo nella classifica: i risultati del sondaggio promosso dalla Lego tra bambini inglesi e americani
PewDiePie ha raggiunto i 10 miliardi di visualizzazioni, divenendo il primo youtuber a raggiungere tale cifra - Foto tratta da YouTube
PewDiePie ha raggiunto i 10 miliardi di visualizzazioni, divenendo il primo youtuber a raggiungere tale cifra - Foto tratta da YouTube
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«Cosa vuoi fare da grande?» è una di quelle domande senza tempo e senza età che tutti, più di una volta, si sono sentiti rivolgere dall’adulto di turno, fosse un parente, un professore o un amico. La risposta invece al tempo deve pagare pegno, e se qualche anno fa le aspirazioni dei più piccoli erano diventare astronauta, principessa, calciatore o medico, un recente sondaggio dell’azienda Lego ha evidenziato come le cose siano cambiate, complice l’avvento di Internet, presenza ormai famigliare sin dalla più tenera età.

Il 33% dei 3mila bambini dagli 8 ai 12 anni intervistati tra Inghilterra e Stati Uniti ha infatti candidamente dichiarato di voler diventare, da grande, un vlogger o uno youtuber.

Sogni più tradizionali scendendo nella classifica delle aspirazioni dei piccoli: al secondo posto l’insegnante, seguito dall’atleta professionista e dal musicista. Non è bastato invece il cinquantesimo anniversario dallo storico allunaggio per riscattare la professione da astronauta: per i millenials occidentali la Nasa resta un brand di abbigliamento e l’aspirazione di viaggiare nello spazio è scivolata al quinto posto.

Discorso che si inverte completamente se ci spostiamo in Cina. Complice la recente spedizione della navicella Chang 4 sulla Luna, la professione di astronauta resta saldamente al primo posto dei desideri dei piccoli asiatici, seguita da quella di insegnante, di musicista, di atleta e di youtuber. Il 93% dei bambini cinesi ha inoltre risposto affermativamente alla domanda se amerebbero andare nello spazio, contro il 70% degli americani e il 63% dei britannici.

I risultati pubblicati dall’azienda danese hanno completamente capovolto la situazione evidenziata nel 2015, dove un sondaggio americano aveva evidenziato come all’epoca stessero crescendo le professioni rivolte al benessere della collettività. Aveva vinto il medico tra le ragazze e l’atleta olimpico tra i ragazzi, seguiti da poliziotto, ingegnere, astronauta, insegnante, atleta, veterinario, pompiere e scienziato.

 

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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