Economia

Ceky, da Lograto forni per la pizza per i ristoranti di Canada e Usa

L’azienda fondata nel 1935 da Francesco Dall’Olio Avviata la digitalizzazione dei prodotti tramite App
Andrea Dall’Olio nipote del fondatore, alla guida di Ceky coi fratelli Lidia e Nicola - © www.giornaledibrescia.it
Andrea Dall’Olio nipote del fondatore, alla guida di Ceky coi fratelli Lidia e Nicola - © www.giornaledibrescia.it
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Innovazioni nel solco della tradizione. Sono quelle che la Ceky srl di Lograto sta lanciando sul mercato nella produzione dei suoi forni per pizza. A cominciare dal piano rotante che allevia le fatiche del pizzaiolo fino al controllo tramite App per un forno 4.0 in grado di comunicare dati essenziali e di ricevere «comandi» da remoto, ad esempio sull'accensione e lo spegnimento ma anche sulla temperatura che deve raggiungere, sul numero di pizze che si stanno cuocendo e - questo molto importante per l'azienda - anche quando devono essere effettuate le manutenzioni.

Parlavamo di innovazioni nel solco della tradizione perché sostanzialmente i forni per la pizza sono quelli che aveva ideato il nonno degli attuali produttori, i Dall’Olio, nonno Francesco, Ceky, appunto suo soprannome, a partire dal 1935.

«Nostro nonno da ragazzo aiutava suo padre a produrre i forni per le cascine della Bassa che però erano molto diversi da questi - racconta Andrea Dall’Olio, general manager -. Poi andò a Battipaglia e là imparò come realizzare i forni per la pizza. Costruì il primo a Trenzano per la pizzeria che portava il nome di mia nonna Candida e da allora non si è più fermato. L'azienda è via via cresciuta, poi è passata a mio padre Ugo e ora a noi tre: mia sorella Lidia che si occupa di amministrazione, mio fratello Nicola che segue la produzione ed io. Papà fa un po’ il jolly».

Insieme a loro lavorano quattro dipendenti che non solo producono i pezzi per i forni, utilizzando i mattoni refrattari, gli isolanti e i rivestimenti desiderati dal cliente, ma che anche possono arrivare ad assemblarli e a montarli nei diversi Paesi del mondo in cui vengono esportati.

I numeri

«Il nostro fatturato è tornato quello dell’epoca pre-Covid - continua Andrea -, tra 1,5 e 2 milioni di euro, la metà deriva dall’export. I nostri mercati principali sono gli Stati Uniti e il Canada, per le quali servono certificazioni specifiche che noi abbiamo, ma non mancano il medio oriente e l'Europa. Abbiamo in spedizione un forno per un'isola dei Caraibi e uno in Malesia».

Il 90% dei clienti è rappresentato da ristoratori e da hotel, ma volendo la Ceky può fornire forni di piccole dimensioni anche per privati. Il costo può partire dai 5mila euro e arrivare fino a 20mila per quelli più grandi. I tempi di produzione variano dai due ai tre mesi. E in Italia sono meno di una decina i produttori di questa tipologia di forni.

Quanto al futuro le prospettive che Andrea Dall’Olio si augura sono quelle di «avere una crescita costante del 10% con lo sviluppo di nuove produzioni e nuovi mercati». Sul tema rincari dei costi delle materie prime anche in questo settore si sono fatti sentire, soprattutto per quanto riguarda il metallo della struttura portante del forno, e i mattoni, «perché a causa del costo del gas le fornaci restano spente e non producono, e quello che avevano già realizzato lo stanno vendendo a prezzi più alti». Ma la vera novità di questi ultimi mesi, oltre al piano girevole, è davvero la possibilità di farsi montare un forno 4.0, in grado di «comunicare» con l’App e ricevere comandi.

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