Economia

Carenza di camionisti: «Tremila euro, ma condizioni difficili»

L'ad della Germani Mauro Ferrari traccia una panoramica del settore e annuncia altre 90 assunzioni entro Natale
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«Il salario - ammette l’amministratore delegato della Germani Mauro Ferrari - va dai 2.800 ai 3.500 euro al mese. A mio parere, però, la carenza di autisti non è riconducibile a una questione economica, bensì alle pesanti condizioni in cui devono lavorare in certe occasioni questi uomini».

Anche la società di San Zeno, seppur sia tra le maggiori aziende di trasporti in Italia (350 dipendenti con altrettanti automezzi in circolazione) per rispondere ad alcune nuove commesse raccolte, ha aperto un’importante campagna di assunzioni. Nel centro di Milano sono peraltro apparsi cartelloni con l’annuncio del gruppo bresciano. «Entro Natale abbiamo bisogno di altri 90 autisti - annuncia Ferrari - e abbiamo già iniziato ad assumere per consentire loro di intraprendere un necessario percorso di affiancamento». A tal proposito va ricordato che l’imprenditore già nel 2017 ha lanciato la Driver academy Germani, una scuola dedicata appunto ai giovani autisti.

«Non possiamo trascurare il fatto - aggiunge - che questi uomini vivono gran parte della loro giornata in una cabina di quattro metri cubi e che spesso sono chiamati, per il tipo di trasporto che fanno, ad assumersi grandi responsabilità. Noi mettiamo a disposizione dei nostri dipendenti camion nuovi, garantendo comfort e sicurezza, ma è pur sempre una cabina di quattro metri cubi». Per questo motivo il bresciano caldeggia e promuove un adeguato supporto sociale e logistico agli autisti anche da parte delle istituzioni. «Vede - chiude Ferrari - a Brescia siamo fortunati: nell’area di sosta dell’Autoparco Brescia Est un autista può trovare tutti quei servizi indispensabili (ad esempio un bagno o una tavola calda) per chi ha trascorso una giornata di lavoro e cerca un momento di ristoro. Nel resto d’Italia invece aree di questo tipo non si trovano e spesso gli autisti passano ore e ore di sosta in piazzole isolate, rinchiusi nella loro cabina e sotto un sole cocente».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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