Economia

Brescia va alla conquista dello Spazio con la provagliese Aqm

Flavio Archetti
L’ad Ceselin: «La realizzazione di velivoli green sarà l’impegno che toccherà le nostre imprese»
Gabriele Ceselin, amministratore delegato di Aqm - © www.giornaledibrescia.it
Gabriele Ceselin, amministratore delegato di Aqm - © www.giornaledibrescia.it
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L’aerospaziale è un settore che richiede alle imprese il possesso di requisiti tecnici elevati, capacità di rispettare regole stringenti, spiccata qualità nelle operazioni e un approccio al lavoro altamente qualificato. Partendo da un livello medio di eccellenza quindi le aziende che lo compongono, comprese le sette sorelle bresciane del Cluster lombardo Aviochem (ossia: El.com, LLS Titanium, Uop, Omb Saleri, Progesa e Aqm) sono e saranno parte di uno sviluppo mondiale lanciato alla conquista dello spazio, sostenuto da investimenti di miliardi di euro e dollari, stimati da Space Foundation in 800 miliardi al 2027 quando nel 2023 erano stati 580.

Quale futuro attendersi? «L’aerospaziale sta viaggiando spedito verso l’ampliamento delle conoscenze su satelliti e missioni missilistiche - racconta Gabriele Ceselin, amministratore delegato e direttore di Aqm, il centro franciacortino di servizi tecnici alle imprese sviluppatore di conoscenze e competenze per l’industria -. A livello internazionale, ma anche in Italia (settima al mondo nella relazione investimenti-Pil), sono in corso investimenti fortissimi, sia con lo scopo di osservare e monitorare la Terra, sia per rivolgersi alle enormità degli spazi attorno al nostro pianeta, quindi per captare segnali radio o immagini di quanto accade o potrà accadere tra i pianeti del sistema solare e le profondità inesplorate. A livello terrestre il lavoro è legato principalmente alle telecomunicazioni, alla meteorologia, al controllo delle emissioni di gas e all'ambito militare».

In orbita

In termini di quantità di satelliti lanciati in orbita, nel 2023 sono stati poco più di 2.800, in crescita del 23% sul 2022, di cui 2.507 riconducibili al segmento commerciale, 186 governativi civili e 98 militari.

Secondo McKinsey, una società internazionale di consulenza manageriale, la domanda di lanci potrebbe però aumentare nei prossimi anni fino a toccare i 27.000 satelliti attivi in orbita entro la fine del 2030, quasi quattro volte quelli presenti oggi. Numeri imponenti, che svelano probabilmente anche il motivo della crescita dell’export delle sette imprese bresciane del Cluster lombardo, rappresentanti dell’1,1% della produzione regionale del settore ma protagoniste nel 2023 di un balzo del 33% delle loro esportazioni, con una quota passata da 13.953.807 a 20.913.456 di euro.

Lo scenario

La conquista dello spazio comunque sarebbe solo la metà della medaglia della crescita dell’aerospaziale. Nell’altra c’è l’altrettanto impegnativo cammino intrapreso dal sistema industriale verso la transizione ecologica e la sostenibilità delle nostre azioni.

Per l’amministratore delegato di Aqm, «proprio la realizzazione di aerei e velivoli green sarà l’impegno che coinvolgerà massicciamente nei prossimi anni le nostre imprese. I cambiamenti riguarderanno i carburanti, da rendere meno impattanti, la progettazione dei mezzi, l’efficienza dei motori, e il peso delle materie prime che compongono le strutture dei velivoli, qualche decennio fa di alluminio e oggi in fibra di carbonio».

Prove di laboratorio

Aqm, che aderisce al Cluster dal 2010 e a dicembre sarà a Tolosa alla fiera Aeromart, assiste le imprese dell’aerospaziale occupandosi principalmente delle prove di laboratorio, tra analisi chimiche, prove meccaniche, di fatica e distruttive, diagnosi dei difetti, metallografia e meccanica della frattura.

Nel quartier generale di Provaglio d’Iseo si fanno anche formazione e consulenza alle imprese interessate al selettivo accreditamento Nadcap, entrando nei dettagli dei comportamenti da tenere quando si opera su mezzi e strumenti speciali destinati ad affrontare le particolari condizioni dello spazio o dell’alta quota. I corsi dedicati all’aerospaziale e organizzati da Aqm vedono costantemente la partecipazione di circa una trentina di aziende all’anno. Con il rilascio della certificazione 9100, si attesta la qualità del servizio e del prodotto per il settore aerospaziale spazio e difesa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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