Economia

Bialetti riporta a Coccaglio le produzioni e apre filiali in Australia, Usa e Giappone

Il marchio si focalizza solo sul mondo del caffè. Ricavi in crescita del 5,7% ma il semestre è in «rosso»
A Coccaglio una terza linea per il confezionamento delle capsule di caffè - © www.giornaledibrescia.it
A Coccaglio una terza linea per il confezionamento delle capsule di caffè - © www.giornaledibrescia.it
AA

Solo e sempre più caffè. Bialetti Industrie accelera sul nuovo piano industriale e gli effetti positivi iniziano a farsi sentire anche sul fronte economico: i conti semestrali, approvati ieri dal Cda guidato da Egidio Cozzi, mostra ricavi ed Ebitda in crescita rispetto al semestre 2022.

La strategia è chiara: focalizzare il business interamente sul mondo del caffè, va in questa direzione la dismissione di asset non più ritenuti strategici come il marchio di pentole Aeternum, acquistato nel marzo scorso dal gruppo Illa; e qualche mese prima la cessione della controllata turca Cem Bialetti (dedicata al segmento degli strumenti da cottura e accessori da cucina) alla turca Fetih.

Il nuovo piano prevede un’espansione internazionale del marchio Bialetti, un brand del made in Italy riconosciuto nel mondo - ci spiegano dall’azienda -. Va in questa direzione la nuova apertura di filiali commerciali negli Stati Uniti, in Germania, Australia e Giappone. La razionalizzazione del canale retail con la chiusura dei negozi non performanti e l’apertura di negozi in franchising.

Il mondo del caffè

L'inconfondibile marchio Bialetti
L'inconfondibile marchio Bialetti

Focalizzare energie ed investimenti sui prodotti a maggiore marginalità, ovvero sul mondo del caffè. Nel 2022 il gruppo ha riportato nello stabilimento di Coccaglio parte della produzione, installando una linea robotizzata per il montaggio ed il confezionamento delle caffettiere in alluminio nello stabilimento di Coccaglio. Bialetti torna quindi a realizzare internamente l’intera produzione delle caffettiere, dalla fusione che avviene in Romania, al confezionamento finale nel sito di Coccaglio. Mentre dallo scorso giugno è in funzione la nuova linea di confezionamento delle capsule di caffè, che raddoppia la capacità di tostatura e confezionamento. Le capsule sono in alluminio termosaldato per mantenere profumo e fragranza delle miscele.

I conti

Il gruppo nel primo semestre 2023 ha conseguito ricavi pari a 63,3 milioni con un incremento del 5,7% rispetto al primo semestre 2022. L’incremento del fatturato è dovuto principalmente alle vendite di caffè macinato e in capsule in Italia (+13,5%), ma anche allo sviluppo estero dopo l’apertura delle filiali commerciali.

L’Ebitda consolidato normalizzato risulta positivo per 7,7 milioni in crescita di 1,1 milioni (+14,1%). Tale risultato è conseguente sia al trend positivo di fatturato – sostenuto anche da investimenti di marketing pari a circa 3 milioni e al recupero di marginalità. Il risultato operativo è positivo di 5,8 milioni. Il risultato netto evidenzia una risultato negativo per 3 milioni, principalmente impattato dall’incremento degli oneri finanziari per l’aumento dei tassi. Nel primo semestre gli oneri finanziari sono stati pari a 9,7 milioni. L’indebitamento finanziario del gruppo al 30 giugno 2023 è pari a 113,1 milioni.

Il quartier generale della Bialetti a Coccaglio - © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale della Bialetti a Coccaglio - © www.giornaledibrescia.it

«La significativa crescita registrata dal Gruppo Bialetti rispetto all’equivalente periodo del 2022, sta dimostrando la solidità dell’azienda e il rispetto del piano strategico condiviso con gli investitori - conclude Egidio Cozzi, amministratore delegato -. Interpretiamo come incoraggianti i segnali di ripresa riscontrati sul mercato italiano, così come la crescita dell’ estero, nonostante una penalizzazione dell’economia dovuta all’incremento dei tassi di interesse».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato