Economia

Bialetti, assemblea lampo di 35 minuti: Ranzoni resta alla guida

Approvati i punti all’ordine del giorno, patrimonio a 8,8 milioni l’indebitamento è di 78
Il quartier generale della Bialetti a Coccaglio - © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale della Bialetti a Coccaglio - © www.giornaledibrescia.it
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Assemblea lampo nella sede di Coccaglio della Bialetti, con tutti i punti all'ordine del giorno (approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017; presentazione del bilancio consolidato alla stessa data; relazione sulla remunerazione di Bialetti Industrie spa e nomina del nuovo Cda) approvati in poco più di 35 minuti. Quasi un record, con il presidente e amministratore delegato Francesco Ranzoni che a volo d'uccello ripercorre la documentazione per gli azionisti e la proprietà, la Bialetti Holding srl, riconducibile allo stesso Ranzoni, che forte del suo 64,72% del capitale sociale fa filare liscia ogni votazione.

Il tutto, come noto, nonostante i revisori della Kpmg nel maggio scorso abbiano ritenuto opportuno non esprimente un giudizio sul consolidato «a causa alle incertezze sulla continuità aziendale espresse nelle relazioni predisposte dagli amministratori». Una osservazione respinta al mittente dagli stessi vertici, che alla luce dei risultati dei primi mesi del 2018 avevano invece dichiarato che «non vi erano elementi per ritenere che gli obiettivi fissati per l'esecizio 2018 dal piano 2018-2020 non verranno raggiunti».

I dati, già diffusi e pubblicati, li snocciola proprio il presidente Ranzoni, che però non rilascia dichiarazioni a margine. Il gruppo - quotato in Borsa - chiude il 2017 con una perdita di 5,2 milioni contro un risultato positivo di 2,7 del 2016, «per effetto del minore Ebitda, del maggiore impatto della voce oneri finanziari e dell'adeguamento del valore degli investimenti effettuati in Bialetti Store, prevalentemente in Francia, ai flussi di cassa attesi nel periodo del piano», spiega Ranzoni.

Il patrimonio netto si attesta a quota 8,8 milioni mentre l'indebitamento finanziario netto sfiora i 78,2 milioni (72,7 nel 2016). La capogruppo chiude invece con i ricavi a quota 115,3 mln di euro (erano 124,4 nel 2016) ed il risultato negativo per 7,2 mln (nel 2016 era positivo per 2 mln). Approvata la proposta del cda di coprire con utili a nuovo la perdita accumulata a fine 2017.

Passa senza intoppi anche la proposta del nuovo vertice: l'unica lista presentata, quella della Bialetti Holding Srl, incassa la conferma degli attuali amministratori Francesco Ranzoni (nella carica di presidente), Roberto Ranzoni, Antonia Maria Negri Clementi, Elena Crespi e Aniello Ciro Timpani. Il nuovo Cda avrà durata di un esercizio, sino all'assemblea per l'approvazione del bilancio 2018.

Il cda riunitosi al termine dell'assemblea ha inoltre valutato l'indipendenza degli amministratori Antonia Maria Negri Clementi, Ciro Timpani ed Elena Crespi, ritenendo che la permanenza in carica per più anni consenta il consolidamento della conoscenza delle problematiche specifiche della società e costituisca un valore da considerare positivamente. Nessuna novità sindacale è emersa rispetto all'incontro dello scorso 16 maggio in cui l'azienda aveva confermato la continuità aziendale e il mantenimento occupazionale (oggi gli addetti a Coccaglio sono 173).

 

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