Bellarosa accelera con la nuova sede e la prima Gran Turismo da strada

Non esiste miglior pubblicità se non la vittoria. E i trionfi alla Bellarosa srl di Gardone Valtrompia, azienda che progetta e realizza auto da corsa, sono diventati una consuetudine, con conseguente esplosione di visibilità e interesse da parte del pubblico. La sua storia inizia nel 1976 quando Giovanni Bellarosa apre a Inzino un’officina di autoriparazioni. La prima svolta è nel 1994: il titolare e i figli, i gemelli Maurizio e Ivan, entrano nel mondo delle corse, grande passione di famiglia, fondando il brand Avelon Formula.
Il «lupo»
Nel destino dei Bellarosa però c’è il lupo, non solo per via delle origini avellinesi del fondatore (il simbolo della città campana è proprio l’animale), ma anche perché nel 2009 acquistano i diritti dello storico marchio Wolf Racing Cars, per quattro anni protagonista in Formula 1 con piloti quali Jody Scheckter, Keke Rosberg e James Hunt. Inizia così la progettazione della Wolf GB08, che nel 2010 all’esordio nel Campionato italiano prototipi conquista la classifica generale proprio con Ivan Bellarosa al volante.
Da lì in poi è una corsa continua verso la vittoria, con partecipazioni anche a competizioni storiche quali la 12 ore di Daytona o la 24 ore di Le Mans, pure da un punto di vista economico. Il bilancio 2022 della Bellarosa (conta 10 dipendenti) ha toccato infatti quota 6,3 milioni di euro, in crescita del 24,6% rispetto all’anno precedente (era 5,1 milioni).
L’estero
«L’estero per noi vale quasi il 90% del totale delle vendite - spiega Maurizio Bellarosa -, ed esportiamo in tutto il mondo, dagli Stati Uniti (principale mercato ndr) all’Australia fino ai Paesi asiatici, India, Corea, Singapore. E proprio a fine luglio consegneremo le nostre prime due auto in Cina». Fondamentale però resta anche l’Italia, tant’è che la Fia (Federazione automobilistica italiana) ha scelto la Wolf GB08 Thunder (uno dei quattro modelli prodotti dalla società valtrumplina) come unica vettura ammessa per i piloti che vogliono partecipare ai Campionati italiani prototipi 2018-2023.
Perché nell’officina di Gardone nulla è lasciato al caso: dal cambio al volante «disegniamo e realizziamo tutto noi» evidenzia. Made in Valtrompia sono anche i potenti motori, vero orgoglio dell’azienda bresciana. «I nostri quattro modelli montano o motori Aprilia o Ford da noi adattati e modificati - sottolinea Bellarosa -, e per la casa americana abbiamo anche assunto lo status di Specialty engine builder». I prototipi, 320 quelli venduti l’anno scorso (il prezzo va da 79mila a 210mila euro a seconda di modello e motorizzazione), sono destinati alle competizioni ma anche a collezioni di privati amanti dei motori, e si distinguono per prestazioni senza rivali nel settore.
Sviluppi

Ma l’espansione dell’azienda non finisce qui, tant’è che a gennaio 2024 si trasferirà nella nuova sede di Ponte Zanano a Sarezzo, a poco più di un chilometro da quella attuale di via Matteotti 311. Lo stabilimento si svilupperà su due livelli e un piano ammezzato: uno ospiterà progettazione, assemblaggio, motori e sala prove, oltre ai reparti Racing e R&D. Il secondo livello invece sarà destinato a magazzino ricambi e hub per il team logistico. Infine il terzo livello sarà casa degli uffici direzionali, di una zona di accoglienza per i clienti e di un piccolo museo.
«Lanceremo nel corso del 2024 anche due nuovi modelli di auto - annuncia -, compresa per la prima volta una Gran Turismo che potrà anche essere omologata per circolare su strada». Non c’è perciò da stupirsi se, tra qualche anno, si vedrà sfrecciare per le strade del Bresciano un’auto avveniristica dalla livrea nera e oro. Quella sarà una Wolf, perché il lupo è il passato, il presente e il futuro della Bellarosa.

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