Bcc bresciane: nei primi 6 mesi investiti 5,8 miliardi e raccolti oltre 10

Le Bcc confermano il proprio sostegno all’economia reale di Brescia e della Lombardia. A dirlo sono i numeri illustrati in occasione del Convegno della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo in scena a Napoli con il titolo «Bene Comune. Bcc, persone e comunità per lo sviluppo dei territori».
Dati alla mano, le Bcc presenti nella provincia di Brescia con 212 sportelli in 133 Comuni (in 42 dei quali rappresentano l’unica presenza bancaria) registrano a giugno 2025 una raccolta diretta di 10,1 miliardi, mentre gli impieghi toccano i 5,8 miliardi di euro: particolarmente significativa risulta la quota di mercato degli impieghi alle piccole imprese che contano da 6 a meno di 20 dipendenti (30,3%) e alle microimprese con un massimo di 5 addetti (27,3%).
Guardando all’ambito di destinazione del credito, la quota di mercato delle Bcc è più alta per quanto attiene gli impieghi alle imprese del settore turismo e ristorazione (27,9%) e al settore agricolo (26,7%), mentre mostrano percentuali minori (seppure interessanti) le quote relative ad attività immobiliari (22,2%), commercio (18,7%) e costruzioni (17,6%).
Il punto
Il rapporto di prossimità favorisce una migliore conoscenza e relazione con il cliente, mitigando il rischio di credito: il rapporto sofferenze/impieghi si assesta a 0,9% contro il 2,2 del resto dell’industria bancaria. Non dissimile lo scenario regionale (le 26 Bcc contano 215mila soci, oltre 5 mila dipendenti, 718 sportelli, oltre un milione di clienti e presenti in 515 Comuni lombardi, in 157 dei quali come unico istituto bancario, dato in crescita del +15,4% da dicembre 2022).
Nell’ultimo semestre, la dinamica del credito erogato dalle Bcc in regione è infatti anche qui in crescita, così come l’attività di raccolta, con tendenze in media più positive rispetto a quanto registrato dell’industria bancaria regionale. La raccolta diretta si assesta attorno ai 34,8 miliardi, in crescita del +1,1% (-2,5% l’industria bancaria), mentre i finanziamenti a favore delle famiglie e delle principali categorie di imprese sono pari, a giugno 2025, a 24,1 miliardi di euro di impieghi (+2,1% su base annua).
Le Bcc detengono una quota di mercato del 21% sui finanziamenti alle piccole imprese lombarde. Sempre a giugno 2025, i finanziamenti alle famiglie lombarde superano i 9,7 miliardi di euro e presentano un incremento su base annua più significativo di quello dell’industria bancaria (+4,4% contro +3%). In particolare, rispetto ai settori produttivi, le Bcc detengono il 20,4% della quota di mercato relativa ai finanziamenti all’agricoltura, l’11,7% a turismo e ristorazione, il 12,2% al setore costruzioni. Nel primo semestre del 2025, inoltre, è migliorata ulteriormente la qualità del credito: in diminuzione le sofferenze del 12,6% sull’anno precedente (contro il -6,1% dell’industria bancaria), con un rapporto sofferenze impieghi dello 1,2% (1,6% nell’industria bancaria).
L’alleanza
Anche in regione il rischio di credito appare mitigato: per le piccole imprese il rapporto fra sofferenze impieghi è dell’1,5% (4,2% per l’industria bancaria). Il convegno napoletano è anche l’occasione per siglare un’inedita alleanza tra Bcc e Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani.
«L’alleanza segna una tappa storica importante che siamo orgogliosi di inaugurare -, commenta il presidente della Federazione Lombarda Bcc, Alessandro Azzi che, evidenziando l’importanza della declinazione territoriale dell’accordo, aggiunge -: La cooperazione di credito è pronta a intensificare presidio e presenza, in controtendenza alle attuali dinamiche di desertificazione e risiko bancario».
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