Asta L’Alco: è Conad Italia ad aggiudicarsi 17 supermercati

Fumata bianca per il concordato del gruppo L'Alco, la catena bresciana della grande distribuzione riconducibile ai marchi Despar, Eurospar e Interspar. Alle 12 di ieri si è svolta infatti, nello studio del notaio Francesco Ambrosini di via Elia Capriolo, l'apertura delle buste relative alla gara per la cessione del ramo d'azienda comprendente poco meno di una ventina di supermercati in capo alla società di Rovato, in concordato da marzo 2021 (i commissari giudiziali sono i commercialisti Marco Vinti, Valerio Galeri e Stefano Lancellotti).
In totale i punti vendita battuti all'asta sono stati 17: ai 15 del perimetro iniziale, come noto fino alla scorsa primavera riconoscibili per le insegne Despar ed Eurospar, se ne sono aggiunti infatti altri due, quelli di Barbarano di Salò e Lovere.
A presentare le offerte d'acquisto (da bando, per un valore non inferiore a 16 milioni e 900mila euro) sono state Italmark e Conad, ma contrariamente ad alcuni «pronostici» circolati nelle scorse settimane ad aggiudicarsi il ramo d'azienda è stata Conad Italia, che ha vinto la gara mettendo sul piatto una offerta di 23 milioni e 750mila euro.Con questa azione, Conad andrà a rafforzare ulteriormente la propria presenza in Lombardia, già piuttosto forte anche alla luce della precedente acquisizione della rete di Auchan/Sma. In ogni caso, si tratta di una gran buona notizia per gli oltre 250 dipendenti dei 17 supermercati in questione che dallo scorso aprile, in concomitanza con la progressiva chiusura di tutti i negozi L'Alco, sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore, e che ora potranno tirare un sospiro di sollievo. Adesso l'iter prevede che la vincitrice Conad abbia 60 giorni di tempo per pagare il prezzo d'acquisto, dopo di che vi sarà la sottoscrizione dell'atto di vendita dei diciassette negozi ed il passaggio alle nuove insegne. Tra i punti vendita al dettaglio del gruppo L'Alco, ne restano però ancora una mezza dozzina, che devono essere battuti all'asta nei prossimi mesi.

É stata invece la catena veronese Migross della famiglia Mion ad aggiudicarsi sempre all'asta, già a fine settembre 2021, gli otto «cash & carry» con l'insegna Altasfera in capo alla società per azioni L'Alco nonchè i rispettivi immobili (a Rovato, Lonato, Braone, Busto Arsizio, Crespiatica, San Martino Siccomario, Varedo e Segrate) in bilancio alla controllata L'Alco grandi magazzini, battuti in un bando congiunto per un valore complessivo di 31 milioni e 500mila euro.
Vale la pena di ricordare che sulla questione del gruppo della famiglia Conter erano intervenuti, nell'aprile scorso, anche alcuni parlamentari della Lega (i deputati bresciani Eva Lorenzoni, primo firmatario, insieme a Simona Bordonali, Giuseppe Donina, Paolo Formentini, Matteo Micheli e Raffaele Volpi) che avevano depositato un'interrogazione sulla crisi aziendale del gruppo di Rovato, al tempo controllante un totale di 44 punti vendita che davano lavoro a circa 700 persone, di cui indicativamente il 60% proprio nel territorio bresciano. La mancanza di liquidità da parte dell'azienda, la chiusura temporanea dei punti vendita e, soprattutto, la fine della cassa integrazione Covid, scaduta al 31 marzo, non potevano infatti che destare enorme preoccupazione nella nostra provincia. E non solo.
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