Economia

Assofond, torna la crescita dopo la crisi: nel 2017 +4%

Si è svolta nella sede della Fonderia di Torbole l'assemblea della Assofond che ha salutato il ritorno della crescita nella produzione
Fonderia in attività - © www.giornaledibrescia.it
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Tra gennaio e luglio 2017, la produzione italiana di getti ferrosi e non ferrosi è aumentata del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’output di getti di alluminio e magnesio (non ferrosi) tra gennaio e luglio è aumentato del 3%. La produzione dei getti di ghisa (ferrosi) è cresciuta del 5% in questa prima parte dell’anno.

È quanto è emerso in mattinata durante l’assemblea generale di Assofond, la Federazione Nazionale Fonderie che associa oltre 200 imprese del comparto (che in tutto ne conta 1055) ospitata da Fonderia di Torbole. «Rispetto al primo scorcio dell’anno – fanno sapere dalla Federazione -, in cui prevaleva un atteggiamento di forte cautela da parte degli operatori del settore, il quadro congiunturale ha evidenziato segnali di rafforzamento piuttosto marcati, soprattutto negli ultimi mesi, con ritmi di incremento produttivo più sostenuti rispetto alle attese».

«Dopo quasi dieci anni di crisi innegabile, aggravati da un pessimismo dilagante, oggi penso che ci si possa scrollare di dosso il torpore che ci paralizzava fino a pochi mesi fa - ha dichiarato Roberto Ariotti, presidente di Assofond - e riappropriarci dell’ottimismo che contraddistingue il nostro spirito imprenditoriale. Non possiamo e non dobbiamo negare che il clima è cambiato ed una nuova brezza di fiducia spira tra le nostre imprese».

«Abbiamo continuato a creare occupazione e ricchezza – ha detto Ariotti -, battendoci per la sopravvivenza e lo sviluppo di un settore strategico per l’economia nazionale ed europea». Nel 2016, il comparto ha generato un giro d’affari di 6,99 miliardi di euro; la produzione complessiva è ammontata a 2,09 milioni di tonnellate. Nel complesso è stato un anno migliore rispetto al precedente. Gli occupati del settore sfiorano le 30mila unità.

Che l’assemblea di Assofond sia stata ospitata all’interno di un’azienda (la Fonderia di Torbole, in provincia di Brescia, prima provincia italiana per concentrazione di fonderie) «è una novità, dà l’idea di come oggi l’economia sia aperta. E aprirsi vuol dire porsi il problema di costruire un sistema, che è mancato in questi anni. Al suo interno, sono importanti tanto l’impresa quanto la qualità del lavoro; questo richiede un’apertura a un nuovo sistema di relazioni sindacali e industriali»

Lo ha dichiarato Maurizio Landini, segretario Cgil, a margine dell’assemblea generale di Assofond. «L’invito a partecipare che ho ricevuto mi ha fatto molto piacere. Si deve discutere insieme di come si devono affrontare queste nuove sfide».

Tra queste, quella della formazione del capitale umano: «Diventa decisivo far diventare la formazione e l’aggiornamento delle persone un diritto soggettivo di tutti i lavoratori. Vuol dire che all’interno del normale orario di lavoro bisogna mettere un pezzo di formazione. Capisco che è un elemento nuovo, ma è un punto di forza. Significa anche pensare a quale nuovo sistema c’è bisogno».

 

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