Economia

Arrivabene investe ancora a Brescia ed entra nel Seconda Classe

Dopo l’operazione in Areadocks, l’a.d. della Juventus ha acquisito anche il 10% della «Blu»
Uno scorcio del Seconda Classe - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio del Seconda Classe - © www.giornaledibrescia.it
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Maurizio Arrivabene è un manager assai navigato, attualmente occupato nel business del calcio, ma con una passione mai nascosta per i motori e un manifesto interesse per il comparto della ristorazione e, più in generale, dell’accoglienza.

Tant’è vero che a distanza di pochi mesi dall’acquisizione di una quota di capitale di Areadocks, l’ex magazzino ferroviario a sud del centro storico diventato uno dei luoghi più frequentati della città per via della sua ampia offerta di servizi (ristorante, bar, pasticceria, gelateria, hotel, interior design, studio di architettura, vendita mobili, installazioni d’arte), alcune settimane fa l’amministratore delegato della Juventus si è ripetuto entrando con una quota nella Blu, società a responsabilità limitata a cui fa capo il Seconda Classe, altro locale di tendenza di Brescia, limitrofo peraltro ad Areadocks.

«Sono un parsimonioso bresciano molto pragmatico e non racconto frottole»: venerdì scorso Arrivabene si è descritto così in un’intervista concessa al direttore del Corriere dello sport, Ivan Zazzaroni. In effetti il suo impegno nel «food», quantomeno a Brescia, si sta concretizzando seguendo un percorso ben ponderato.

Il manager Maurizio Arrivabene - © www.giornaledibrescia.it
Il manager Maurizio Arrivabene - © www.giornaledibrescia.it

Innanzitutto l’ex amministratore delegato della Ferrari, sia in Areadocks sia in Seconda Classe, ha investito non in un ristorante qualsiasi, seppur di alta qualità, bensì in uno specifico format dello stesso settore.

In entrambe le operazioni, inoltre, Arrivabene si è sempre «unito» agli stessi soci. Dalla serie: «squadra che vince non si cambia». Saremo più espliciti. A marzo 2021, il manager bresciano è entrato nel capitale di Areadocks con il 10%, acquistando per 500mila euro la quota dalla Marenga, realtà unipersonale che fa riferimento ad Alberto Marengoni (il fondatore) e che resta socio di maggioranza con il 60%. La compagine societaria si completa quindi con Alessandro Cestaro (10%), Thomas Gnutti (10%) ed Elena Nocivelli (10%).

Allo stesso modo, a fine 2021, Maurizio Arrivabene ha fatto suo sempre per una spesa di 500mila euro il 10% della Blu, acquistandolo dalla stessa Marenga, che è dunque scesa dal 15,67 al 5,67% del capitale. E gli altri soci? Sempre loro: Alberto Marengoni con una quota personale del 34,33%, Thomas Gnutti con il 6,67%, Alessandro Cestaro con il 10%, Elena Nocivelli con il 20%. A loro si aggiunge però Silvia Savoldi con il 13,33%.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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