Aran, rinnovo contratti enti locali: possibili aumenti di oltre 277 euro

Si lavora per una stretta sul rinnovo del contratto degli enti locali, comparto che riguarda oltre 400mila lavoratori. L'Aran ha presentato ai sindacati rappresentativi il quadro complessivo delle risorse finanziarie disponibili per i due cicli contrattuali 2022-2024 e 2025-2027, sottolineando la valenza strategica di una firma ravvicinata o contestuale dei due rinnovi e spiegando che potrebbero arrivare in media in busta paga dal 2027 oltre 277 euro al mese in media.
La Cgil ha parlato di piccoli passi avanti avvertendo che però non bastano perché le risorse aggiuntive stanziate dal Governo (100 milioni) sono concentrate nel 2027/2028 e riguardano solo il personale dei comuni (poco meno di 342mila lavoratori). Inoltre, avverte la segretaria nazionale della Fp Cgil, Tatiana Cazzaniga, per la tornata 2022/2024, quella nella quale c'è stato il picco di inflazione, l'aumento è ancora limitato al 5,78% più un altro 0,22%, percentuale lontanissima dal 16% di aumento dei prezzi che si è registrato.
Le tappe
La prossima riunione, è fissata per il 3 novembre ma se il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo auspica che si possa stringere per arrivare alla firma la Cgil resta ancora prudente. Secondo l'Aran con la conclusione ravvicinata dei due rinnovi contrattuali gli aumenti medi mensili, su tredici mensilità, ammonterebbero a 232,08 euro dal 2026 e a 277,13 euro dal 2027.
Gli incrementi, spiegano all'Agenzia, derivano dalla combinazione dei due trienni contrattuali: 141,97 euro medi per il triennio 2022- 2024 e da 90,11 a 135,16 euro medi per il triennio 2025-2027. Sempre Aran sottolinea che gli arretrati inoltre raggiungerebbero in media 2.195,39 euro per ciascun dipendente: 1.773,53 euro (al netto della Indennità di vacanza contrattuale maggiorata) relativi al contratto 2022-2024 e 421,86 euro per l'annualità 2025-2027.
Quadro complessivo
Nel corso dell'incontro l'Agenzia ha presentato ai sindacati il quadro complessivo delle risorse finanziarie disponibili per i due cicli contrattuali 2022-2024 e 2025-2027, «sottolineando la valenza strategica di una firma ravvicinata o contestuale dei due rinnovi, che garantirebbe un impatto economico immediato e vantaggioso per i dipendenti».
«Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente Aran, Antonio Naddeo – è chiudere quanto prima il contratto 2022-2024, anche nella prossima riunione fissata il 3 novembre, così da rendere esigibili le somme già stanziate entro la fine dell'anno e avviare subito il rinnovo 2025-2027, in linea con quanto annunciato dal ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, e in parallelo ai contratti del comparto Funzioni Centrali e Sanità», già firmati.
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