Angurie: raccolti abbondanti, ma i prezzi oscillano

È il frutto principe dell’estate e, di questi tempi, non può mancare nel frigorifero. È l’anguria: incredibilmente dissetante nei giorni dove l’afa regna sovrana. Secondo Borsa merci telematica italiana (Bmti) ed Italmercati c’è abbondanza di prodotto mentre il prezzo oscilla: può passare da 0,30 a 0,60 euro al chilo, in Lombardia si può attestare anche a 0,90 euro al chilo.
Poi ci sono le «baby», ormai presenti sia nei mercati rionali come nei supermercati e lì il prezzo può salire decisamente anche - sostiene il fruttivendolo on line - anche oltre i 2 euro al chilo. La Lombardia è una regione italiana che produce una quantità significativa di angurie. Gli ultimi dati disponibili indicano in 1.281 ettari dedicati alla coltivazione di angurie, posizionandosi al quarto posto tra le regioni italiane per estensione della superficie coltivata.
Il quadro
Nel Bresciano si coltivano diverse varietà di angurie, incluse quelle mini e quelle di forma oblunga o sferica. Prezzi a parte capita, anche, che si possa tornare a casa con un’anguria che sembrava promettere meraviglie poi si è rivelata farinosa, acerba od anche insipida.
Vale la pena allora di seguire alcuni consigli da parte degli esperti. Il primo è di «bussare» sull’anguria. Se il suono è sordo e profondo, siete di fronte a un frutto maturo e pieno d’acqua, pronto per essere gustato. Se invece il suono è vuoto e rimbombante, lasciate perdere: probabilmente l’interno è ancora acerbo o, peggio, vuoto e poco succoso. Poi meglio controllare la «chiazza del campo».
Ogni anguria ha una parte piatta e leggermente scolorita: è la zona che, nel processo di maturazione del frutto, poggia a terra: se è di un bel colore giallastro, significa che l’anguria ha avuto il tempo di maturare naturalmente sotto il sole. Se invece è biancastra, probabilmente è stata raccolta troppo presto.
Ed ancora. Occhio alla buccia: deve essere opaca. La buccia di un’anguria matura non è lucida ma opaca. Altro trucchetto può essere di osservare il picciolo: un dettaglio rivelatore. Un picciolo secco è segno che l’anguria è stata raccolta al momento giusto. Se invece è verde e fresco, significa che il frutto è stato staccato prematuramente. In quel caso, il sapore non sarà mai all’altezza delle aspettative.
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