Anche il packaging diventa digitale: Itasystem lancia la prima «scatola parlante»

Flavio Archetti
Fuziona grazie a un’App. L’idea sviluppata a Brescia insieme alla società di consulenza e comunicazione Dexa
La sede di Itasystem a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
La sede di Itasystem a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
AA

Oggi, che buona parte della merce ci viene consegnata in fretta da un corriere che tutto ha in mente tranne che di spiegarci le caratteristiche del prodotto che stiamo acquistando, il valore del «packaging», cioè la presentazione del contenuto attraverso la scatola, è sempre più determinante. Molte aziende l’hanno capito e stanno lavorando per migliorare il loro packaging. Qualcuno però è andato oltre a quello che fino a oggi ci siamo immaginati, o con cui abbiamo pensato di poter avere a che fare, e grazie all’ausilio di tecnologia sempre più performante ha creato la «scatola parlante».

Cos’è la scatola parlante?

Immaginiamo di essere davanti allo scaffale di vini di un supermercato, o in una profumeria, o ancora in un negozio di casalinghi. Prendiamo la confezione di un prodotto, la inquadriamo col nostro cellulare, e sulla scatola - in realtà aumentata - appare il produttore di quel vino, di quell’antirughe, di quella casseruola, a raccontarci il suo prodotto, a darci un consiglio su come usarlo al maglio o a proporci una ricetta.

La scatola parlante è questo: una stravolgente e affascinante rivoluzione introdotta da una soluzione che trasformerà presto le nostre esperienze di acquisto in momenti più coinvolgenti.

A proporre in prima assoluta il packaging 5.0 è Itasystem, un’azienda con quartier generale a Brescia, già leader nella realizzazione di etichette e sigilli alimentari, e produttrice di confezionamenti di qualità, che ha raccolto l’idea da Dexa, un’agenzia bresciana di consulenza strategica e comunicazione.

Studio e progettazione

Il lavoro è durato circa un anno e mezzo, dall’analisi del mercato alla recente definizione tecnica. La scatola parlante, che appena immessa sul mercato ha già attirato l’attenzione anche di alcuni grandi gruppi, funzionerà attraverso una app: basterà inquadrare il pacco con il telefono, come se si stesse facendo una fotografia, e partirà il video correlato.

Giovanna Martinelli  - © www.giornaledibrescia.it
Giovanna Martinelli - © www.giornaledibrescia.it

Partito nel 1982 con la produzione di sigilli e sistemi di etichettatura per prodotti alimentari, oggi il gruppo amministrato da Giovanna Martinelli conta 52 dipendenti ed è specializzato anche in soluzioni di cartotecnica, packaging su misura, progettazione grafica e stampa professionale.

I numeri

Le sedi di lavoro sono a Brescia in via Girelli e a Erbusco in via dell’Industria. Il mercato di riferimento si è ampliato negli anni e oltre all’intera Italia, da nord a sud, ha raggiunto gran parte dell’Europa, in particolar modo la Germania, la Spagna e la Grecia, una parte del Sudamerica e il Canada.

Il fatturato di gruppo del 2023 ha sfiorato i 9 milioni di euro, in crescita di circa il 7% sul 2022. La previsione per il 2024 è ancora più rosea e ha messo nel mirino quota 10 milioni, puntando sullo sviluppo di stampa, cartotecnica, e naturalmente sulla scatola parlante. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.