Economia

A2A, nell'anno della pandemia utile netto di 364 milioni di euro

Nonostante le complicazioni del 2020, la multiutility propone un dividendo record che varrebbe alla Loggia oltre 62 milioni di euro
La sede bresciana di A2A - © www.giornaledibrescia.it
La sede bresciana di A2A - © www.giornaledibrescia.it
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A2A chiude il 2020 con un utile netto a 364 milioni di euro, rispetto ai 389 milioni nell'anno precedente. I ricavi si sono attestati a 6.862 milioni di euro, in diminuzione del 6,3% rispetto al 2019. I risultati hanno registrato una contrazione nella «prima metà dell'anno in concomitanza con le sospensioni delle attività economiche e un parziale recupero nei mesi successivi», spiega la società. 

Proposto un dividendo pari a 0,08 euro per azione (pari ad un monte dividendi di circa 249 milioni di euro), in crescita del 3,2% rispetto al 2019. Il margine operativo lordo si è attestato a 1.204 milioni di euro, in diminuzione di 30 milioni di euro rispetto al 2019 (-2,4%). Al netto delle partite non ricorrenti (+13 milioni di euro nel 2020, +42 milioni di euro nell'anno precedente), il margine operativo lordo ordinario risulta in linea con l'anno precedente (-1 milione di euro).

La prospettiva per i due soci principali, vale a dire Comune di Brescia e Comune di Milano, che detengono il 25% del capitale ciascuno, è dunque quella di un dividendo record destinato a superare i 62 milioni di euro.

Gli investimenti sono stati pari a 738 milioni di euro, in aumento del 18% rispetto al 2019, di cui circa l'80% coerenti con gli obiettivi Onu dell'Agenda 2030 e circa il 40% inerenti l' economia circolare, a conferma dell'impegno del Gruppo a promuovere una crescita sostenibile. 

«In un anno caratterizzato dall'emergenza pandemica, il Gruppo ha fatto registrare risultati positivi in linea con l'esercizio precedente, a conferma della sua solidità», afferma Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A. «Il 2020 - aggiunge - è stato anche un anno di investimenti record, pari a 738 milioni di euro, in aumento rispetto all'anno precedente e all'80% coerenti con gli obiettivi 2030. La proposta di un dividendo in crescita testimonia l'attenzione nei confronti degli azionisti».

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