Economia

A2A, approvato il bilancio: «È il migliore della nostra storia»

L'assemblea dei soci di A2A ha approvato il bilancio 2018: la Loggia si prepara a incassare un assegno da 54 milioni e 825mila euro
A2A, OK BILANCIO E AMBIENTE
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La Loggia si prepara ad incassare un assegno da 54 milioni e 825mila euro. L'assemblea dei soci di A2A ha infatti approvato il bilancio 2018 della multiutility e la proposta di dividendo da 7 centesimi di euro ad azione. Il Comune di Brescia, che ha in portafoglio il 25% della società, incasserà quindi poco meno di 55 milioni di euro. 

I conti 2018, illustrati dal presidente Giovanni Valotti e dall'ad Valerio Camerano, mostrano ricavi per quasi 6,5 miliardi di euro e un utile netto di 344 milioni. «Il miglior bilancio della storia di A2A», hanno rimarcato i due manager. 

 

  • L'assemblea di A2A
    L'assemblea di A2A
  • L'assemblea di A2A
    L'assemblea di A2A
  • L'assemblea di A2A
    L'assemblea di A2A
  • L'assemblea di A2A
    L'assemblea di A2A

 

Camerano e Valotti hanno anche annunciato i nuovi investimenti nell'ambiente e nelle energie rinnovabili, la razionalizzazione delle sedi (a Milano le attuali sette verranno vendute e ne sarà realizzata una nuova), con il restyling del quartier generale di via Lamarmora. Prosegue l'opera di decarbonizzazione in città (ma sarà completata non prima del 2022, cosa che ha sollevato le perplessità dei piccoli azionisti).

A tal proposito, l’assemblea è stata accompagnata da una protesta di gruppi ambientalisti bresciani che chiedono, in particolare, di interrompere l’utilizzo del carbone nella centrale cittadina della multiutility.

 

  • La protesta degli ambientalisti durante l'assemblea di A2A
    La protesta degli ambientalisti durante l'assemblea di A2A
  • La protesta degli ambientalisti durante l'assemblea di A2A
    La protesta degli ambientalisti durante l'assemblea di A2A
  • La protesta degli ambientalisti durante l'assemblea di A2A
    La protesta degli ambientalisti durante l'assemblea di A2A


 
Quanto alle aggregazioni, Valotti ha ricordato la bontà del progetto lombardo (è stata fatta «un'operazione monstre, mai fatta in Italia. Lgh? Salvata dal disastro») e ha annunciato l'interesse ad essere partner industriale di una riorganizzazione delle multiutility venete («Il Veneto deve fare un'operazione simile alla Lombardia, se lo faranno sarà una buona operazione per il Veneto e per il Paese»). 

 

 

 

 

 

 

 

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