Economia

A2A, 72 milioni di euro all’anno destinati al welfare aziendale

La Redazione Web
Di questi 10 sono per supportare la genitorialità, 18 per il settore del sociale, 5,3 per il piano di azionariato diffuso e 39 per i premi di produttività
La sede di A2A a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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È di oltre 72 milioni di euro la somma che ogni anno A2A mette a disposizione per il welfare aziendale. Di questi, 10 milioni sono per il supporto della genitorialità, 18 per i servizi di welfare, 39 per i premi di produttività e, infine, 5,3 milioni per il piano di azionariato diffuso, ossia il sistema articolato che tiene conto delle dimensioni che favoriscono il benessere di un individuo.

Si tratta di prestazioni che sono dettate dai cambiamenti demografici e sociali che il settore aziendale sta vivendo e che, integrandosi al welfare pubblico, possono così rispondere ai bisogni dei cittadini, contribuendo a generare un impatto positivo per il territorio. Questo è quanto emerso all’incontro «Il Welfare fa davvero bene», di qualche giorno fa a Milano, a cui hanno preso parte il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di Brescia, Laura Castelletti, e i vertici di A2A, il presidente Roberto Tasca e l’amministratore delegato Renato Mazzoncini

I dati

Le ricerche svolte da percorsi di secondo welfare (laboratorio che studia i cambiamenti in atto legato al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università degli Studi di Milano) indicano che nel 2023 le imprese italiane hanno investito nel welfare aziendale circa 3,2 miliardi di euro. Un dato in crescita di oltre il 6% rispetto all'anno precedente, che conferma un trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto il consolidamento della cultura delle organizzazioni sui temi sociali. 

«Il welfare aziendale ha una lunga tradizione nella storia di A2A: le prime forme di supporto ai dipendenti attivate negli anni Sessanta per fronteggiare fenomeni come l'emarginazione sociale, tipica di quel periodo, erano già strumenti di attenzione alle persone e inclusione», ha commentato Roberto Tasca. «Questo percorso è proseguito negli anni con numerose iniziative, l'ultima delle quali in ordine di tempo è il piano di azionariato diffuso. Oggi il gruppo è tra le prime aziende del Paese e la prima che opera anche nell'ambito dell'economia circolare ad avere attivato questo programma con 5,3 milioni di euro che cresceranno ancora nella fase successiva».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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