Economia

A Brescia lo smartworking post-Covid interesserà un'azienda su tre

Lo evidenzia un rapporto curato dal Centro studi di Confindustria. I dati bresciani sono inferiori alla media nazionale
SMARTWORKING POST-COVID
AA

Secondo le indicazioni delle imprese bresciane, lo smartworking 2.0 (quello vigente una volta terminata l'emergenza) interesserà il 36,1% delle aziende e il 7,3% dei lavoratori: numeri inferiori alla media dei principali territori italiani analoghi, anche a causa delle caratteristiche strettamente manifatturiere della nostra provincia.

A evidenziarlo è un approfondimento sul tema - curato dal Centro Studi Confindustria Brescia - relativo all'HR Dashboard 2022, rapporto che riunisce i risultati di due indagini, condotte nel primo semestre dell'anno su un panel di aziende associate sui temi che riguardano la gestione delle risorse umane.

Il report è frutto della collaborazione tra Confindustria Brescia e altre 14 delle principali Associazioni territoriali del Sistema Confindustria. All'iniziativa, che ha visto la partecipazione complessiva di oltre 1.800 imprese, con più di 300 mila dipendenti, hanno collaborato 215 realtà associate a Confindustria Brescia, con oltre 41 mila addetti.

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