Da Vinci 4.0

L’hackathon è alle porte: scade oggi il termine per la consegna dei progetti

Oltre 120 studenti iscritti prenderanno parte alla gara di progettazione del 26 maggio al Mo.Ca che verterà sull’acqua
L’hackathon dell’anno scorso che venne ospitato all’interno della Ori Martin - © www.giornaledibrescia.it
L’hackathon dell’anno scorso che venne ospitato all’interno della Ori Martin - © www.giornaledibrescia.it
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Sono le ultime, ultimissime ore. Scade stasera alle 23.59 il termine ultimo per la consegna dei progetti della quarta edizione del progetto Da Vinci 4.0 ideato dal Giornale di Brescia e realizzato in collaborazione con The FabLab e Talent Garden. Un’edizione che ha infranto tutti i record, con dodici istituti scolastici, quindici squadre e oltre 120 studenti coinvolti.

Dal Garda alla Valcamonica, passando per la città, tante le scuole che hanno riconfermato con affetto e prontezza la loro presenza e altrettante quelle nuove che hanno partecipato al nostro progetto per la prima volta con entusiasmo e curiosità. Istituti tecnici, professionali e licei, tutti accomunati dalla passione per la tecnologia, ma soprattutto dalla voglia di essere grandi protagonisti del cambiamento.

C’è l’istituto tecnico Cerebotani di Lonato, campione in carica per ben due anni di fila, con le sue tre squadre, venti studenti in tutto: «In deep water», del professor Giovanni Maria Fusco, e «Mechatronics 1.0» e «Tecno Elite 3.0», guidate entrambe dal professor Paolo Rossi.

I ragazzi del Cerebotani vincitori l'anno scorso - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi del Cerebotani vincitori l'anno scorso - © www.giornaledibrescia.it

Anche l’istituto tecnico Primo Levi di Lumezzane ha riconfermato la sua presenza con il team «Lumetech», composto da quattordici ragazzi guidati dai professori Maurizio Maritato ed Edoardo Calabrese. Tra i licei, hanno nuovamente accettato la sfida il Guido Carli di Brescia, che partecipa con i 16 ragazzi della squadra «Carli 4.0», il Luzzago di Brescia, che quest’anno schiera i «Whathere's», tredici studenti guidati dalla professoressa Elena Jarrar, e l’Istituto salesiano Don Bosco di Brescia, che si ricandida con un team, gli «HsOs», composto da cinque ragazzi guidati dal professor Matteo Treccani. Gradito il ritorno, infine, dopo un anno di pausa, per il Cfp Vantini di Rezzato, che schiera due squadre da tre studenti ciascuna, i «Vantini 1» e «Vantini 2», guidate dai professori Ilaria Apostoli e Stefano De Angeli.

I nuovi

Tra le new entry le tre squadre di altrettante scuole della Valcamonica: i «Genius» dell’Istituto tecnico Tassara Ghislandi di Breno, quattro studenti guidati dal professor Bruno Deleidi; poi i quattro del «Copper team» dell’Istituto tecnico Meneghini di Edolo, che fanno capo al professor Nicola D’Ambrosio, e i nove «Idrogolgi» del liceo scientifico Golgi di Breno, che hanno come riferimento la professoressa Mariangela D’Alelio. In lizza per la vittoria dell’hackathon finale quest’anno c’è anche l’Accademia Symposium di Rodengo Saiano, con dieci ragazzi del Cfp turistico: sono i «Deeply» della professoressa Mariapaola Costanzi.

Infine, prima volta anche per il liceo scientifico Calini di Brescia, che schiera il team «Gem» composto da sedici studenti sotto la guida della professoressa Veronica Cavicchi, e per il liceo delle scienze umane Veronica Gambara di Brescia, dove i cinque «Ecothec» sono capeggiati dalla professoressa Federica Campilongo.

Il tema

La sfida di quest’anno ha avuto come tema l’acqua. Gli studenti delle scuole bresciane si sono cimentati con l’ideazione e la progettazione di una tecnologia in grado di produrre un impatto concreto sulle sfide e le opportunità legate alle risorse idriche e alla loro carenza. Come lo scorso anno, duplice è stata la possibilità di approcciarsi al tema: una più pragmatica e «digitale», che prevedeva la realizzazione di un prototipo di un dispositivo hardware e/o software basato su tecnologie dell’industria 4.0, in grado di risolvere un problema concreto e di fornire soluzioni attuabili.

L’altra più artistica ed ispirata da aspetti legati alla comunicazione, prevedeva invece di utilizzare una tecnologia all’avanguardia e di sfruttala in modo creativo per generare un prodotto artistico che esprimesse un pensiero critico rispetto al tema.

La festa

È finalmente giunto il tempo di fare festa. La quarta edizione del progetto Da Vinci 4.0 si concluderà ufficialmente il pomeriggio di venerdì 26 maggio con un grande evento (su invito) al Mo.Ca di via Moretto a Brescia. Sarà ovviamente l’occasione per gli studenti di presentare i loro progetti e mostrarne i prototipi alla giuria, chiamata a scegliere il migliore. Ma sarà anche un momento di condivisione e di formazione, grazie alla presenza di alcuni ospiti che parleranno ai giovani di scienza e creatività.

Come lo scorso anno, ciascuna squadra avrà a disposizione una propria postazione e una manciata di minuti per mostrare e spiegare nei minimi particolari il proprio lavoro, con lo scopo di convincere i giurati. Le idee e i prototipi dei diversi gruppi verranno valutati, con un punteggio da 1 a 10, in base a originalità dell’idea, utilizzo delle tecnologie, funzionalità del prototipo, realizzabilità dell’idea, presentazione e per l’appunto comunicazione.

«C’è grande concitazione e fermento - assicura Matteo Villa, learning specialist di The FabLab, che ha supportato i team e i rispettivi professori in questi mesi -. Le nuove scuole hanno dimostrato fin da subito interesse e motivazione al pari di quelle già esperte. Non vediamo l’ora di scoprire i loro progetti».

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