Da Vinci 4.0

Da Vinci 4.0, dopo le lezioni gli studenti al lavoro sui progetti

In cattedra Massimo Temporelli, al centro delle sue parole la tecnologia che l'uomo usa per migliorare la sua vita. Ora si passa all'hackathon
Ora i ragazzi devono pensare all’hackathon e mettere in pratica quello che hanno imparato - © www.giornaledibrescia.it
Ora i ragazzi devono pensare all’hackathon e mettere in pratica quello che hanno imparato - © www.giornaledibrescia.it
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Si è parlato di rivoluzioni industriali e filosofia. Di mutamenti sociali, sfide culturali e processi virtuosi. In cattedra Massimo Temporelli, al centro delle sue parole la tecnologia. Anzi, l’uomo. Che utilizza la tecnologia per migliorare la propria vita. Questo, in estrema sintesi, il percorso compiuto fin qui dal Da Vinci 4.0 nelle sei scuole che partecipano quest’anno all’hackathon: Cerebotani di Lonato, Primo Levi di Lumezzane, Don Bosco, Carli, Copernico e Luzzago di Brescia (qui potete rivedere tutti gli speciali di Teletutto dedicati al tour negli istituti bresciani).

Massimo Temporelli, fondatore di The FabLab, e i suoi colleghi Giulia De Martini e Matteo Villa hanno incontrato di persona tutti gli studenti, mostrando loro prototipi tecnologici e motivandoli alla sfida che dovranno affrontare. Ora è (letteralmente) tutto nelle mani dei ragazzi, che avranno a disposizione ancora un paio di mesi per completare il progetto da presentare alla giuria.

Nel frattempo, sul portale davinciquattropuntozero.it sono disponibili i materiali del metodo «design thinking» del team di The FabLab. Già online quelli delle prime due fasi, «define» e «ideate», mentre martedì 15 marzo saranno pubblicati i contenuti del «make», accompagnati da una sessione di «Q&A». Alle 16.30 Giulia e Matteo saranno collegati via Zoom per presentare nuovi spunti di lavoro e rispondere a tutte le domande degli studenti.

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