Walter Veltroni a Brescia per presentare il quinto Buonvino

Nicola Rocchi
Ospite in San Barnaba l’ex sindaco di Roma legge il presente con gli occhi del suo commissario
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • Si tratta del quinto libro della serie di Veltroni - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
  • In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro
    In San Barnaba Walter Veltroni per la presentazione del suo ultimo libro - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
AA

In un circo, luogo di divertimento malinconico per eccellenza, è ambientato il libro di Walter Veltroni «Buonvino e il circo insanguinato» (Marsilio, 208 pp., 15 euro). Si tratta del quinto episodio della serie di gialli con protagonista il commissario Giovanni Buonvino. Veltroni li scrive con il ritmo di uno all’anno e con l’obiettivo dichiarato di arrivare «almeno a otto». A Brescia, in un affollato auditorium San Barnaba, l’autore ne ha parlato con Emilio Del Bono in un dialogo tra ex sindaci (di Roma e di Brescia, «il mestiere più bello del mondo» secondo Veltroni) nell’ambito di Dopo Librixia, su invito del circolo culturale Ancos di Confartigianato Brescia e Lombardia orientale, e di BCC Agrobresciano.

Gli spunti

Un ex vicepresidente del Consiglio che scrive gialli non è usuale. «La proposta – ha raccontato Veltroni – è arrivata dall’editore. Ho pensato che fossero matti, ma poi mi sono venute tre idee che mi hanno convinto a provare». È nato anzitutto il personaggio: «Buonvino, non un uomo d’azione ma un ragionatore. Uno sconfitto, caduto in disgrazia dopo aver commesso un grave errore e spedito a fare il commissario a Villa Borghese a Roma, dove si suppone che non succeda niente. È un uomo malinconico e divertente, come tutte le persone con cui ho avuto il piacere di stare». Come il suo autore, non ama il Capodanno, quando bisogna divertirsi a tutti i costi, ed è «intollerante sull’uso delle parole: non sopporta chi usa termini come “attimino”, “tutta la vita” o “narrazione”, una parola che tutti ormai adoperano per qualunque cosa». Il secondo spunto è venuto dal luogo: «Villa Borghese, il più grande parco culturale europeo, dove ti sembra di stare nel mondo come dovrebbe essere. La gente parla a bassa voce, ci sono i fidanzati, gli anziani che leggono libri…». Infine c’è la squadra di agenti affidata a Buonvino: «I magnifici sette al contrario: uno è narcolettico, un altro ci vede poco… Li ho riuniti per mostrare che non esiste un modello di perfezione rispetto al quale misurare le caratteristiche di ciascuno». Il commissario è il loro «direttore d’orchestra»: «Non è un solista, non parla sempre di se stesso come oggi fanno tutti: sa estrarre i talenti presenti in ciascuno».

Si tratta del quinto libro della serie di Veltroni - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Si tratta del quinto libro della serie di Veltroni - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

Ambientando il giallo in un circo, Veltroni ha voluto «moltiplicare per due il fascino letterario di Villa Borghese. Il circo mi affascina, ma da bambino mi intristiva vedere i cavalli girare in circolo, gli acrobati che rischiavano perché allora non c’era la rete di protezione, il domatore, i clown che mi suscitavano paura e malinconia. La gente del circo, poi, ha una caratteristica: lavorano e vivono sempre tutti insieme, in una dimensione di vita integrale nella quale possono crescere odi e rancori». Sono quelli in cui si trova immerso Buonvino quando, dopo un incidente avvenuto durante lo spettacolo, decide di mettersi a indagare.

Il messaggio

Tra le parole che Buonvino non ama c’è «spoilerare»: è quello che ha rischiato di fare Del Bono, quando ha tentato di leggere alcuni passi del finale. Veltroni l’ha subito fermato per portare l’attenzione sul suo intento di fondo: «Volevo che filtrasse in questa comunità circense lo stato di malessere del tempo ansioso che viviamo, triste e depresso come non mai. In un mese e mezzo abbiamo letto almeno di dieci casi di giovani che uccidono o si tolgono la vita: è un’emergenza da affrontare, bisogna capire che sta succedendo qualcosa. Da quando esiste lo smartphone è cresciuta l’incidenza di disturbi alimentari, depressione, violenza tra gli adolescenti; tanto più dopo il Covid, che ci ha ferito dentro».

Il problema è che non siamo più felici. «La società digitale ti mette in una condizione di solitudine e destruttura le categorie della complessità. Andiamo verso una società in cui ci lasciano fare tutto il rumore che vogliamo, basta che non ci ritroviamo insieme per discutere e fare progetti. Nel frattempo, a gestire il potere ci pensa uno solo». Anche un giallo può aiutare a «richiamare l’attenzione sul disagio che ci abita».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.