Il premio Nobel Ramakrishnan: «Non ha senso rincorrere l’immortalità»
Francesco Mannoni
Nel suo ultimo saggio «Perché moriamo» pubblicato da Adelphi, il chimico riflette sulla condizione ineludibile dell’esistenza: l’intervista

Il premio Nobel per la chimica Venki Ramakrishnan - ©Kate Joyce and Santa Fe Institute
Quanto ci fa paura il pensiero della vecchiaia e quanto ci tenta la lusinga dell’immortalità? «Cominciamo ad invecchiare sin dal nostro concepimento, non è che invecchiamo solo nel corso della terza età. L’invecchiamento è un insieme di danni fisici che avvengono a tutti i livelli: cellulare, molecolare, del Dna, di tessuti e organi. Il danno prosegue per tutto il corso della vita e l’organo danneggiato, fondamentale per la nostra sopravvivenza, ad un certo punto collassa. Ma c’è un paradosso: m
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.