Celebri direttori e danza dal mondo: il cartellone 2026 del Teatro Grande
Tornano a Brescia celebri direttori d’orchestra quali Teodor Currentzis e Antonio Pappano. Si attendono inoltre grandi solisti come il violoncellista Mario Brunello e il pianista Alexandre Kantorow. Non mancheranno, come sempre, spettacoli di danza contemporanea firmati da alcuni dei principali coreografi attivi nel panorama internazionale, tra cui Anne Teresa De Keersmaeker. Prestigiosa anche la presenza della compositrice statunitense Caroline Shaw, Premio Pulitzer nel 2013.
Il cartellone
È stato presentato nella sala del Ridotto il ricco cartellone della Stagione 2026 della Fondazione Teatro Grande, con innumerevoli proposte, tra musica, danza, progetti e iniziative educational, in programma quasi tutto l’anno dal 23 gennaio al 9 dicembre.
«Accoglieremo artisti provenienti da diciassette Paesi del mondo», ha esordito il sovrintendente Umberto Angelini, al tavolo dei relatori accanto alla sindaca Laura Castelletti e al presidente della Provincia, Emanuele Moraschini. «Quest’anno – ha proseguito – svilupperemo un tema particolare: quello della dualità. Diversi artisti dialogheranno tra loro, si confronteranno, esprimeranno geografie diverse all’insegna dell’apertura. Molte delle proposte favoriranno anche riflessioni sulla memoria, sulla storia e sul rapporto con la natura».
Confermata una programmazione che tiene conto – come rilevato da una nota dell’assessora regionale Francesca Caruso – di elementi come «l’inclusione, la partecipazione e il benessere culturale», finalizzati «a portare la cultura dove spesso non arriva e ad offrire opportunità a ogni fascia della popolazione, partendo dai più giovani». Novità di quest’anno, il varo nel prossimo autunno del «Brescia Storia Festival» in collaborazione con Editori Laterza.
La danza

Diamo ora un’occhiata agli appuntamenti di danza. Domenica 1° febbraio La compagnia olandese NDT 2 porta al Grande un trittico di spettacoli firmati rispettivamente da Alexander Ekman, Marco Goecke e Marcos Morau. Sguardo su artisti di casa nostra, il 18 febbraio, con i lavori rispettivamente di Giovanfrancesco Giannini (su musica dei Velvet Underground) e di Annamaria Ajmone, ispirata ai «pianti e lamenti dei pesci fossili».

Grande attesa, venerdì 13 marzo, per la produzione ideata dalla belga Anne Teresa De Keersmaeker con il coreografo e danzatore marocchino Radouan Mriziga per una reinterpretazione delle «Quattro Stagioni» di Vivaldi al tempo della crisi climatica. Le proposte di primavera si concludono l’11 aprile con un viaggio in Estremo Oriente grazie alla compagnia cinese Tao Dance Theater, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia.

Si riprende il 19 settembre con l’originale progetto della coreografa Anna Basti che riprenderà, in vari luoghi del contesto urbano, la struttura di una tipica lezione di danza classica. A seguire, stavolta in teatro, gli spettacoli della compagnia spagnola La Veronal in omaggio a Buñuel, quindi della AIM di Kyle Abraham sulla musica anni ’80 e ’90.
Conclusione il 28 ottobre, con un doppio spettacolo sul concetto di tempo che vedrà impegnati la giovanissima compagnia YoY Performing Arts nella Sala Scenografie e, sul Palcoscenico Borsoni, Stefania Tansini che ritorna nella nostra città con uno spettacolo ispirato all’opera di Marcel Proust.

Per i giovani
Sul fronte delle iniziative rivolte al pubblico più giovane si segnala il ciclo «Non solo scienza» che prevede la partecipazione di noti divulgatori, tra cui Telmo Pievani. Si ripropongono anche progetti di successo ormai ben avviati come «Facciamo la banda», «Opera Domani» e la giornata di laboratori e spettacolo «Il Grande per i piccoli».
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