MusicaGarda

Al Vittoriale il jazz di Kamasi Washington incanta il pubblico bresciano

Enrico Danesi
In occasione del festival Tener-a-mente l’artista statunitense si è esibito dando vita a uno show dall’incredibile varietà esecutiva
Kamasi Washington incanta il Vittoriale
AA

Spiritual jazz, dall’anima rivoluzionaria, che contamina con qualità straordinaria materiali sonori e suggestioni provenienti dalle culture più diverse, sebbene gli assi cartesiani siano afroamericani. Davanti al folto pubblico di appassionati convenuti al Vittoriale, il saxofonista (e polistrumentista) Kamasi Washington ha offerto uno show intenso e balsamico, che ha coinvolto ciascuno degli otto musicisti e mostrato un’incredibile varietà esecutiva (anche nell’impiego delle voci, utilizzate come strumenti di accompagnamento, ma in un paio di occasioni liberate e rese protagoniste), con la capacità di non perdere mai di vista l’idea melodica di fondo anche quando un brano evolve in jam session.

  • L'artista Kamasi Washington al Vittoriale
    L'artista Kamasi Washington al Vittoriale - Foto Mombelli © www.giornaledibrescia.it
  • L'artista Kamasi Washington al Vittoriale
    L'artista Kamasi Washington al Vittoriale - Foto Mombelli © www.giornaledibrescia.it
  • L'artista Kamasi Washington al Vittoriale
    L'artista Kamasi Washington al Vittoriale - Foto Mombelli © www.giornaledibrescia.it
  • L'artista Kamasi Washington al Vittoriale
    L'artista Kamasi Washington al Vittoriale - Foto Mombelli © www.giornaledibrescia.it
  • L'artista Kamasi Washington al Vittoriale
    L'artista Kamasi Washington al Vittoriale - Foto Mombelli © www.giornaledibrescia.it

La visione della musica

Tutto ciò a partire da una visione comunitaria della musica, fondamentale nell’attività artistico-creativa del 44enne californiano, ribadita anche in un siparietto con il pubblico gardesano: «La musica è fatta per stare insieme. A maggior ragione in un posto bello come questo…». Avendo ammirato per anni Kamasi attraverso i suoi dischi, avremmo dovuto essere preparati all’impatto emotivo.

Eppure ritrovare questa bravura e pienezza di suono dal vivo, è risultato comunque stupefacente. La sua musica è una particolarissima miscela di jazz classico, soul, hip hop, funky ed elementi sinfonici, e la scaletta di serata ne è stata una perfetta esemplificazione, avviata con la torrenziale «Street Fighter Mas» (da «Heaven and Earth», del 2018), poggiando poi soprattutto su tracce – «Asha the First», «Lesanu», «Road to Self», quel «Prologue» che è in realtà un epilogo – dell’ultimo disco «Fearless Movement (2024), ispirato alla danza e strettamente legato alla nascita della prima figlia del band leader.

Forse anche per questo i brani sono luminosamente ritmati, mentre Kamasi porta aria di famiglia sul palco, con il suo stesso padre ai fiati e la moglie che fa capolino da cantante (al debutto live) in un solo ma significativo pezzo, da brividi. Strepitosi i compagni di viaggio di Washington, con menzione particolare per Tony Austin alla batteria e Miles Mosley al basso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...