Torna il Festival pianistico internazionale: si guarda verso Est

Il 63° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo – la cui nuova edizione si intitola «Oriente & Occidente - Da Chopin ad Arvo Pärt» – è in programma dal 27 aprile al 1 ottobre 2026. La direzione artistica ha scelto di orientare il cartellone verso l’Europa orientale e slava, con un percorso che accosta autori storici come Čajkovskij, Rachmaninov, Prokof’ev, Šostakovič e Scriabin alle voci di Bartók, Dvořák, Janáček e Pärt.
Le sedi saranno i teatri delle due città: a Brescia il Grande e il Sociale, a Bergamo il Donizetti e il Sociale di Città Alta. Tra gli ospiti già confermati figurano Grigory Sokolov, Mikhail Pletnëv, Jan Lisiecki e Lilya Zilberstein, affiancati da giovani interpreti che il Festival intende valorizzare.
Il tema
Il direttore artistico Pier Carlo Orizio spiega che l’itinerario del 2026 punta a leggere le radici e la nostalgia presenti nella musica di molti autori dell’Est, richiamando il sentimento di «Patria lontana» che attraversa Chopin, la fortuna attuale di Arvo Pärt e la continuità emotiva che accomuna grandi compositori slavi come Čajkovskij, Dvořák, Musorgskij e Rimskij-Korsakov. Il tema diventa così un punto d’unione tra tradizione e contemporaneità, come sintetizza il sottotitolo dell’edizione.
Il 2026 segna anche il trentennale della scomparsa di Gianandrea Gavazzeni, figura centrale per la musica italiana e vicino al Festival nonostante la presenza in cartellone solo nel 1990 e 1991. La presidente Daniela Gennaro Guadalupi ricorda che proprio l’esibizione del 1991 con la Sinfonia Varsovia lega idealmente il Maestro all’edizione di quest’anno. Il suo nome sarà al centro della seconda parte del progetto «Vite parallele», condiviso con la Fondazione Teatro Donizetti e la Fondazione Polli Stoppani, che proporranno iniziative dedicate lungo tutto il 2026.
Interpreti, debutti e appuntamenti d’autunno
L’inaugurazione è fissata per il 27 aprile al Teatro Grande e per il 28 al Donizetti, con il ritorno della pianista russa Eva Gevorgyan e l’Armenian National Philharmonic Orchestra diretta da Eduard Topchjan. In programma musiche di Chačaturjan, Čajkovskij e Šostakovič.
Il cartellone include il ritorno di Jan Lisiecki con il progetto «World (of) Dance», quello di Mikhail Pletnëv con il Concerto n.2 di Rachmaninov, e le presenze di Lilya Zilberstein e Cecile Licad. Confermato anche Grigory Sokolov. Tra i debutti spiccano Behzod Abdurahimov e la giovanissima Sophia Liu, classe 2008, impegnata con la Sinfonia Varsovia in un programma che unisce Penderecki, Chopin, Pärt e Beethoven.

La lista dei recital comprende un programma interamente chopiniano con Louis Lortie e le date di Alexander Gadjiev. Torna anche il violoncellista Ettore Pagano con due concerti a fine aprile.
Novità dell’edizione è il prolungamento del calendario con due appuntamenti autunnali: Yuja Wang l’8 settembre al Donizetti, con la Mahler Chamber Orchestra e musiche di Barber e Prokof’ev, e Beatrice Rana il 1 ottobre al Teatro Sociale con Bach, Clementi e Schumann.
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