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«Crossover Night»: la musica che sarebbe piaciuta a Luciano Pavarotti

Il concerto, previsto il 6 settembre alle 21 a Desenzano, chiuderà la stagione dei grandi appuntamenti estivi. Ingresso libero su prenotazione
Nicoletta Mantovani e l'assessora Lorenzoni - © www.giornaledibrescia.it
Nicoletta Mantovani e l'assessora Lorenzoni - © www.giornaledibrescia.it
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Un castello pieno di gente, la musica che attraversa stili e generazioni, l’ingresso gratuito. Nicoletta Mantovani non ha dubbi: a Luciano Pavarotti sarebbe piaciuto. Si chiama «Crossover Night» il concerto che la Fondazione a lui intitolata porterà a Desenzano il 6 settembre, nel diciottesimo anniversario della sua scomparsa. «Luciano diceva che esistono solo due tipi di musica: quella bella e quella un po’ meno bella – ha spiegato Mantovani –. E questa serata è pensata così: senza etichette, per mescolare mondi e pubblici diversi».

La serata

Sul palco l’orchestra della Fondazione, con una sezione ritmica e quattro giovani interpreti: i tenori Paolo Delai e Francesco Lucii, il soprano Eva Macaggi e il cantautore Enrico Zoni. Selezionati attraverso audizioni e masterclass, sono nomi che hanno già cominciato a farsi conoscere: Delai ha cantato con Andrea Bocelli, Lucii si è esibito all’Opéra di Parigi, Macaggi ha lavorato con Ezio Bosso, Zoni ha firmato musiche per il cinema presentate a Venezia. Il programma spazia tra lirica e canzone d’autore: da «Parigi o cara» a «Senza fine», da Verdi a De André, in un intreccio di temi – amore, rabbia, desiderio – ispirato all’opera ma con apertura pop.

Luciano Pavarotti insieme a Zucchero - © www.giornaledibrescia.it
Luciano Pavarotti insieme a Zucchero - © www.giornaledibrescia.it

La storia

L’orchestra, nata nel 2008, riflette questa idea di musica senza confini. «Luciano è stato il primo a cantare nelle arene, il primo a portare l’opera in tv – ha ricordato Mantovani – e questa serata vuole proseguire quel percorso». La scelta del Garda, di Desenzano, non è casuale. «Era un luogo che amava – ha raccontato – ci veniva spesso. E quando abbiamo fatto il sopralluogo in castello, ho pensato che fosse perfetto: magico come la sua storia e il suo panorama».

Il concerto (alle 21, a ingresso libero su prenotazione) chiuderà la stagione dei grandi eventi estivi. L’assessora al turismo Stefania Lorenzoni l’ha definito «un’occasione speciale, che alza l’asticella della nostra proposta turistica». Ma per Mantovani il senso è più semplice: «Luciano sarebbe stato felice. Per lui la musica doveva essere un dono. E il fatto che tutti possano partecipare, gratuitamente, è una cosa che avrebbe davvero amato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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