Natale e «magagne» di famiglia: Cinelli, i Pellagra e Capo ci ridono su

Non c’è Natale senza Piergiorgio Cinelli e i Pellagra. È così da qualche anno a questa parte, e vale anche per le festività di fine 2025, sebbene in tale occasione il cantautore saretino e la band pavonese abbiano imbarcato nel carrozzone creativo-operativo pure l’attore botticinese Roberto Capo, che recita in dialetto alcune frasi in apertura della canzone «Le magagne de Nedàl», da oggi disponibile – nella sua versione video – sul canale YouTube dei Pellagra e sulla pagina Facebook di Cinelli Junior.
Asse triumplino-bassaiolo
Per certo, sull’asse triumplino-bassaiolo la sinergia musicale continua a funzionare, attraverso un nuovo divertissement che fa leva come sempre su una comicità irriverente e su concetti che arrivano subito sottopelle. In questo caso introducendo un inedito elemento nostalgico, che sottolinea l’appannarsi di alcune tradizioni.
È il leader dei Pellagra, noto come Il Sommo – al quale sono ascrivibili parole e note del pezzo – a fare il punto della situazione: «Canzone e relativo video sono un po’ il riassunto delle puntate precedenti. Sarà che invecchiamo, ma ci è venuta voglia di sottolineare lo spegnersi di tradizioni che accompagnano da decenni il Natale: un ruolo affidato soprattutto all’introduzione parlata di Roberto Capo, al quale ho pensato scrivendola, visto che con lui ho collaborato in passato e che è spesso compagno di avventure artistiche di Piergiorgio. Nel racconto di questa piccola deriva, abbiamo evidenziato come, nel classico cenone, anche le dinamiche familiari siano in buona parte cambiate e giochino un ruolo fondamentale nel conservare (o meno) lo spirito natalizio».
«Magagne»
Si parla infatti di «magagne», termine invariato in italiano come in vernacolo, il quale allude a imperfezioni di una superficie, che rischiano di travolgere l’armonia. Il ritmo da filastrocca integra un cuore più aulico, con il ritornello che suona quasi come una marcia, esaltando proprio la nostalgia di fondo. Gli arrangiamenti e il mixaggio, così come la regia della clip (girata perlopiù nel Teatro Aurora di Pavone Mella), sono opera di Cinelli, che commenta: «È un’esperienza che si ripete da anni, e ogni volta Il Sommo riesce a stupirmi, perché trova sempre qualcosa di nuovo in una materia che parrebbe già trattata in ogni modo possibile».
La magia, in effetti, si ripete e ancora una volta Pellagra e Cinelli (con Capo) trasmettono l’impressione di essersi divertiti un mondo: il loro è un atteggiamento che contagia spettatori e ascoltatori, dispensando leggerezza e buonumore.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
