Un romantico Biagio Antonacci porta la sua poesia pop al Vittoriale

Buona la prima, fredda ma non bagnata, con tutto il Biagio che ti aspetti: romantico, accorato latore di una poesia pop che non sfigura nella casa del Vate, che pure amava versi più aulicamente egoriferiti.

Il suo pubblico – oltre 1500 persone, confluite stasera al Vittoriale per la prima di dieci serate che fino al 29 settembre monopolizzeranno l’anfiteatro – ha gradito mood, scenografia e sonorità. Uno show speciale per scaletta e impianto, che il cantautore milanese realizza a cavallo tra estate e autunno per suggellare il precedente tour «Funziona solo se stiamo insieme», nel quale aveva già toccato luoghi di rilievo per la cultura del nostro paese. Celebra l’upgrade con una lunga «residenza», inedita per la magione dannunziana, per la quale Biagio – supportato da un gruppo di eclettici polistrumentisti – ha concepito un live antologico, integrato da non poche tracce dell’ultimo album, «L’inizio», di cui figurano «Delivery», la title-track (eccezionalmente non scritta da Antonacci, ma dall’amico Giorgio Poi), quindi «Lasciati pensare», «È capitato», «Anita» (dedicata alla moglie di Garibaldi), «Tridimensionale», «A cena con gli dei». 

L’abbrivio è intimo, con l’artista meneghino che – solo al piano – attacca «Caruso» di Dalla, resa con tratto da cantante confidenziale, e con la stessa modalità affronta «Se io se lei», «Non ci facciamo compagnia», «Le cose che hai amato di più». Sul palco, spiccano applicazioni dai motivi floreali, esaltati da un sontuoso gioco di luci a bassa intensità che rende fiabesca l’atmosfera a band schierata, quando aumentano i battiti, con «Vivimi», con il rock sincopato di «Mi fai stare bene», con «Dolore e forza» e con «Quanto tempo e ancora» (quasi un ballo festivo). Rivolgendosi alla platea, Antonacci dice: «Grazie, per sempre. Stasera comincia un’avventura affascinante in uno spazio la cui magia non devo certo illustrarvi io… Ancora più bella, perché la vivremo insieme». 

Il live è costruito per crescere progressivamente nel ritmo e nell’intensità emotiva, da «Se fosse per sempre» a «Ti penso raramente», a «Ti dedico tutto» (recitata), al profluvio di hit che scorrono leggere e applauditissime, da «Sappi amore mio» a «Tra te e il mare», attraversando «Mio fratello», «Pazzo di lei» (dal curioso piglio tenorile), «Non vivo più senza te», «Non so più a chi chiedere», «Convivendo», «Iris», «Liberatemi», «Sognami»... 

Si replica mercoledì sera, e poi 20, 21, 22, 24, 25, 27, 28 e 29 settembre.