Musica

Amore, stereotipi smontati e un po’ di vanità: esce l’ep di Heartman

Claudia Ricifari
Il 6 dicembre il rapper bresciano pubblica «Boys don’t cry», che va nella stessa direzione del brano «Fai l’uomo»: l’intervista
Heartman, cantante bresciano classe 1998
Heartman, cantante bresciano classe 1998
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Un brano diventato virale su TikTok, l’endorsement di colleghi come Sferaebbasta. Heartman continua con il suo percorso di crescita artistica e pubblica il suo nuovo progetto discografico: «Boys don’t cry». Un titolo che va nella stessa direzione del brano «Fai l’uomo», featuring Mondo Marcio, che affronta il tema della mascolinità tossica.

Un tema, quello degli stereotipi e delle aspettative della società nei confronti degli uomini, che rimane centrale anche in questo ep.

«Mi sta a cuore perché mi tocca come persona, come essere umano nato maschio – ci racconta il rapper bresciano – Viviamo in una società dove si dice ai maschi come devono e come possono vivere. Secondo me non è un giusto modo di mandare avanti una società eco. Si finisce con creare una società piena di gente repressa, di adulti repressi, di gente che è sull'orlo del suicidio e secondo me si porta la società a decadere».

È possibile sovvertire un po’ le dinamiche che in genere sono abbastanza comuni nell’hip hop su questo genere di stereotipi e sull’oggettivazione della donna?

Trovo che in realtà ci sia già una nuova wave di rapper che portano un po' più di sensibilizzazione su questi temi come il maschilismo tossico. Non sono l’unico e penso e spero che ne vengano a galla altri.

Quali sono gli altri temi trattati nell'album?

L’album spazia un po’. Passiamo dall’amore a pezzi un po’ più autocelebrativi, riflessivi in generale. Per quanto corto sia l’ep c’è un po’ un miscuglio di tutto.

Nell’ep c’è anche un brano dal titolo «Medjugorie». Di cosa parla?

Parla di una relazione terminata. Mi piaceva la metafora, l’immagine: la relazione è ormai terminata, ma la persona continua a ricomparire nella vita dell’altra. Un’immagine religiosa forte: la figura della Madonna che compare e poi scompare magari sotto le storie di una persona.

Vedremo questo lavoro dal vivo? Ci sono live in programma?

Sì, non so ancora quando e dove, ma ho decisamente intenzione e voglia di portare questo progetto live. Credo che potrà dare tanto e far comprendere appieno questo ep al pubblico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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