La storia dei mercatini di Natale, da Vienna al Garda bresciano

Le casette di legno, le lucine sfavillanti, il profumo di bevande calde che si diffonde nell’aria. E poi quella miriade di oggetti e oggettini, tra i più disparati, che richiamano la nostra attenzione e ci allietano il cuore, perché sanno di festa.
I mercatini di Natale sono un vero e proprio «must» per gli amanti del periodo più magico dell’anno, e quest’inverno arrivano anche sulle sponde del Garda bresciano, a Salò e Toscolano Maderno.
Le origini medievali
Questa tradizione, piuttosto recente in Italia, in realtà affonda le sue radici nel Medioevo, quando i mercatini erano strettamente legati alle fiere che si tenevano durante le festività più importanti, come l’Avvento.
I primi esempi, conosciuti allora come mercatini di San Nicola, perché organizzati in occasione della ricorrenza del santo, apparvero nel XIV secolo in Germania, Austria e Alsazia. Tra i più antichi, spicca il mercatino di Vienna del 1296: fu il duca Alberto I d’Asburgo a concedere il permesso ai cittadini di allestire un «Krippernmarkt».

Negli anni successivi, altri mercatini si svilupparono a Monaco di Baviera (1310), Bautzen (1384) e Francoforte (1393). Alla Germania si deve anche la tradizione della piramide natalizia, una decorazione tipica del folclore tedesco, usata spesso in sostituzione dell’albero di Natale. Uno dei mercatini più celebri e documentati è quello di Dresda, nato nel 1434 e chiamato «Striezelmarkt», dal nome di un dolce tradizionale: nato per rifornire i cittadini di carne per il pranzo di Natale, è un simbolo della tradizione natalizia.
Con la Riforma protestante del 1517, che ridimensionò il culto dei santi, i mercatini persero il legame con San Nicola e vennero dedicati al Bambino Gesù, assumendo il nome di «Christkindlmarkt». In questo periodo nascono altri mercatini storici di grande rilievo, tra cui quello di Norimberga, attestato dal 1530, e quello di Strasburgo, inaugurato nel 1570 e noto come «Christkindelmärik», il più antico di Francia.
L’arrivo in Italia
Al di fuori delle regioni germaniche, la tradizione si diffuse in tempi diversi. In Spagna, il mercatino di Barcellona legato a Santa Lucia risale al 1786, mentre in Italia questa usanza arrivò solo negli anni Novanta del Novecento, con il primo Mercatino di Natale di Bolzano, nato nel 1991. Tuttavia, alcune fonti indicano che a Bologna esistesse già nel XVIII secolo un mercato natalizio legato anch’esso alla festa di Santa Lucia, a cui ne sono seguiti altri nell’area dell’Alto Adige e Südtirol, in particolare a Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico.
In Trentino è rinomato il mercatino di Natale di Trento, nato nel 1993. A Napoli, infine, dove è famosa da secoli la tradizione del presepe napoletano, si tiene ogni anno in via San Gregorio Armeno l'esposizione dei presepi realizzati nelle botteghe artigianali della città.
Tra gli anni Ottanta e Novanta del XX secolo, i mercatini di Natale si diffusero rapidamente in tutta Europa, trasformandosi in un simbolo iconico del periodo natalizio, capaci di richiamare visitatori da ogni dove e di evocare l’atmosfera magica delle feste.
Oggi se ne trovano in tantissime città e anche in diversi borghi della nostra zona, con le caratteristiche casette di legno che sono diventate vero scrigno di sapori, colori e gusti che accompagnano verso il Natale grandi e piccoli.
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