Mellow Mood e Forelock per una «tempesta dub» da applausi

Conferma Mellow Mood, rivelazione Forelock. La «tempesta dub» che ieri ha invaso la Festa di Radio Onda d’Urto con ritmi in levare e potenti linee di basso, come da evoluzione del reggae delle origini, ha trovato più protagonisti. Già, perché se c’era molto attesa per il live dei Mellow Mood - band di Pordenone i cui leader sono i gemelli Garzia, che era stata una delle più felici sorprese della scorsa edizione sul palco del Gatto Nero -, va detto che la serata ha preso un’ottima piega già con l’opening act di Forelock, artista sassarese coadiuvato da tre ottimi strumentisti, il quale ha aperto le danze all’insegna di un hip-hop dalle armonie cangianti e dai ritmi pulsanti.

Gli spettatori confluiti nell’area concerti erano già numerose, a quel punto; ma il richiamo dei MM ha sortito un effetto di moltiplicazione esponenziale. Alla fine, saranno stati oltre 4000 gli appassionati di ogni età (da 5 a i 70 anni, quantomeno) che hanno saltato, ballato, cantato i brani dell’ultimo disco del collettivo («Mañana»), ma anche pezzi dei lavori precedenti. Un mix molto caraibico di reggae, ska, rocksteady, capace di dolcezze che vanno oltre l’aggressività arrembante della ritmica, interpretato da un sestetto che ricalca perfino nella dizione la lezione dei maestri giamaicani: tutto «Sweet Like Honey» (Dolce come il miele), insomma, in aderenza al titolo di una delle canzoni più applaudite dello show.

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