Cultura

«Le ragazze non sanno disegnare»: la prima mostra delle fumettiste italiane

Dal 23 giugno al 24 settembre il Mo.Ca ospita strisce e vignette di 20 disegnatrici invitate dalla Scuola Internazionale di Comics
Un'illustrazione della mostra Le ragazze non sanno disegnare - Foto da Instragram Scuola Comics Brescia
Un'illustrazione della mostra Le ragazze non sanno disegnare - Foto da Instragram Scuola Comics Brescia
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Dalla A di Abastanotti alla Z di Zuzu: venti fumettiste occuperanno le sale neoclassiche dell’ex tribunale, mostrando come strisce e vignette non siano solo per uomini (per quanto il dominio sia ancora maschile). Si intitola «Le ragazze non sanno disegnare» la prima mostra nazionale dedicata alle donne del fumetto italiano: nata da un’idea delle direttrici della sede bresciana di Scuola Internazionale di Comics Marta Comini e Maria La Duca insieme alla curatrice d’arte Melania Gazzotti, si terrà negli spazi di Mo.Ca in via Moretto dal 23 giugno (vernissage alle 18) al 24 settembre (dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 19).

«L’Amministrazione ha deciso di riservare ai giovani il palazzo Mo.Ca», ha sottolineato l’assessora Anna Frattini in conferenza, «e supporta questa mostra con l’intento di smascherare gli stereotipi. "Le ragazze non sono capaci" è una frase che dilaga non solo nelle discipline STEM, ma anche in alcuni ambienti artistici».

Come quello del fumetto, dominato da matite maschili, che oggi si trovano finalmente una brillante controparte. Spiegano Comini e La Duca: «Vogliamo celebrare le donne del fumetto e raccontare l’universo femminile attraverso alcune veterane, da Patrizia Mandanici a Leila Marzocchi e Laura Scarpa, fino alle più recenti (Zuzu). Chiara Abastanotti, bresciana, ha anche vinto recentemente il Premio Orbil con "Lucille". Per ciascuna abbiamo scelto un graphic novel che racconta a sua volta una storia di donne inventate o realmente esistite. Scienziate, matematiche, donne dell’arte, adolescenti… Abbiamo voluto essere il più inclusive possibile pur sapendo che è solo un campione».

Oltre al Comune di Brescia (che ha inserito l’evento in Capitale italiana della Cultura, facendo parte del calendario di eventi off di Comicon Bergamo 2023, che si terrà dal 23 al 25 giugno), a sostenere la mostra sono anche l’associazione Flangini, la tipografia Apollonio e Progetto GAPP con Fondo Pierina e Girolamo Zani. Martina Avanza, presidente, spiega come a GAPP interessino «prodotti culturali che parlino di parità di genere in maniera semplice. Il fumetto passa dalla rappresentazione grafica e colpisce in maniera immediata. Un trattato femminista non verrebbe mai letto». La mostra avrà anche un catalogo e a settembre verranno organizzati talk e workshop. 

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