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Il piacere di Errera per la fotografia in mostra a Bagnolo Mella

La Redazione Web
A palazzo Bertazzoli dal 5 al 19 maggio l’esposizione delle opere del grande fotografo bresciano
Francesco Errera, Turchia (1980)
Francesco Errera, Turchia (1980)
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«Una vita in viaggio. Fotografie di Francesco Errera» è l’esposizione allestita a palazzo Bertazzoli a Bagnolo Mella da domenica 5 a domenica 19 che rende omaggio a uno dei fotografi bresciani più apprezzati. 

Insignito, nel 1974, della prestigiosa onorificenza «Artista Federazione Internazionale dell’Arte Fotografica» e per 31 anni delegato provinciale FIAF.

«Francesco era un abile ed appassionato fotoamatore – si legge nella presentazione della mostra del Gruppo Fotografico Bagnolese -. L’enciclopedia Treccani definisce il “fotoamatore” come “colui che si diletta di fotografia”. Il verbo dilettarsi ci suggerisce leggerezza, divertimento, ma anche piacere. Infatti solo le cose che facciamo con piacere sono quelle che ci riescono meglio. Crediamo che le fotografie qui presentate bene esprimano il piacere di Errera per la fotografia, nonché la curiosità che lo spinse ad intraprendere numerosi viaggi e l’intelligenza con cui sceglieva paesaggi e soggetti, con cui sperimentava nuove tecniche. Ricordiamo che fu uno dei primi ad utilizzare il Pc per rielaborare le immagini, quando ancora la fotografia digitale era poco più un’idea».

Francesco Errera, In piazza San Marco a Venezia
Francesco Errera, In piazza San Marco a Venezia

La vita di Errera (1930-2023) è stata un lungo viaggio, intenso e condiviso con tanti amici appassionati come lui di fotografia. Un lungo viaggio attraverso l’Europa: Bretagna, Turchia, le grandi città, su tutte Parigi. Le fotografie raccontano la poesia dei luoghi, della luce e regalano momenti di rara bellezza dove il bianco e nero esalta il contrasto e le forme.

«Francesco Errera è stato infine testimone anche di profonde ferite inferte alla nostra democrazia ed in particolar modo alla nostra amata città. Le silenziose immagini dei funerali dei caduti della Strage di Piazza Loggia, a quasi cinquant’anni dall’accaduto, sono ancora un forte urlo di ribellione verso qualsiasi atto terroristico e verso la strategia del terrore che attanagliò l’Italia per anni».

Il fotografo, quando diventa testimone di eventi storici del genere, fa in modo che le immagini si trasformino in monito perenne affinché le persone non dimentichino e possano sempre gridare il loro “No” alla violenza di ogni genere.

La mostra è visitabile a ingresso libero il martedì dalle 20 alle 22 e sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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