Cultura

Il Bazzini Consort lancia il «Cartellone sospeso»

La musica come il caffé sospeso napoletano: concerti pagati in anticipo ai musicisti fermi causa Covid. Ora parte il fundraising
L'orchestra del Bazzini Consort - Foto di Christian Penocchio tratta da bazziniconsort.it
L'orchestra del Bazzini Consort - Foto di Christian Penocchio tratta da bazziniconsort.it
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 Un «Cartellone sospeso» di musica classica. È il progetto messo in cantiere dal Bazzini Consort, che prevede di pagare in anticipo i concerti ai musicisti della loro orchestra che, causa Covid, da mesi non lavorano e che sono in grande difficoltà economica. Proprio come il caffè sospeso napoletano.

Lanciato il progetto, il Bazzini Consort ha chiesto «aiuto» a grandi nomi della musica classica: dai violoncellisti Giovanni Sollima, Giovanni Gnocchi e Luigi Puxeddu, ai direttori Umberto Benedetti Michelangeli, Antonello Allemandi e Aldo Sisillo, ai cantanti Annalisa Stroppa, Giulio Boschetti, Luciano Gangi e Giorgia Serracchiani, solo per citarne alcuni. «23 artisti di fama internazionale - dice Aram Khachech, il giovane direttore artistico e d'orchestra del Bazzini Consort - che hanno accettato gratuitamente di sostenere in altrettanti concerti i giovani musicisti».

Oltre alle risorse proprie che il Bazzini ha destinato a questo progetto e al sostegno già dichiarato di Fondazione Asm, da oggi parte un fundraising. «Abbiamo bisogno di donazioni piccole, piccolissime e grandi - ha sottolineato Laura Bergami, presidente del Bazzini Consort - per sostenere giovani artisti per i quali non sono previsti ristori o facilitazioni e che rischiano di non poter sopportare oltre questo periodo».

I fondi serviranno a pagare le 1.000 giornate lavorative per coprire la realizzazione dei 13 concerti fino ad ora programmati.

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