Cultura

Il ballerino di Puegnago all'Eurovision: «Tiferò per Blanco»

Parla Lorenzo Cobelli, danzatore nel corpo di ballo dell’Eurovision Song Contest in corso a Torino
Lorenzo Cobelli, ballerino di Puegnago ora all'Eurovision
Lorenzo Cobelli, ballerino di Puegnago ora all'Eurovision
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La sua voce arriva spezzata da qualche interferenza, mentre risponde al telefono camminando. «È tutto frenetico», sorride, mentre mancano poche ore al debutto sul palco dell’Eurovision Song Contest.

Un altro po’ di Brescia, quindi: dopo Blanco in gara per l’Italia e Mattia Stanga a presentare l’evento per TikTok, anche un ballerino sta rappresentando la nostra provincia. Lorenzo Cobelli, da Puegnago, ha aperto ieri, insieme al corpo di ballo diretto dal coreografo Laccio, il festival della canzone europea, esibendosi nell’opening e negli altri pezzi ospiti. «Come team non danziamo per i cantanti in gara - ci ha svelato -, ci esibiamo per tutto ciò che riguarda lo show, e non la competizione».

Ecco perché Cobelli, in quest’intervista, ha potuto svelare il suo tifo, dopo avere raccontato il suo percorso e il suo lavoro.

Lorenzo, come sei arrivato all’Eurovision?

Con tanta pratica e tanto sudore. Ho frequentato un’accademia a Milano e piano piano sono migliorato, fino ad arrivare ad esibirmi in piccoli spettacoli e programmi. I traguardi (tra cui il palco di «X Factor», ndr.) si sono fatti poi sempre più importanti. Almeno per me: mi sento fortunato, soprattutto in questo periodo post-pandemia.

Come stanno andando le prove?

Molto bene. Abbiamo svolto le prime due "generali" lunedì e sta andando tutto per il meglio. Verrà qualcosa di davvero bello, qualcosa che è strano vedere in Italia. Fortunatamente Laccio, il nostro coreografo, è innovativo e guarda sempre avanti; faccio parte del suo team e della sua agenzia e so quanto è sempre propenso al rinnovamento. Sarà qualcosa di grandioso... Se «X Factor» guarda comunque all’estero, qui tutto è ancora più innovativo. Il fatto che si parli solo in inglese, anche con la direzione di palco, è significativo. Permette di vedere come lavorano le persone fuori dall’Italia. È importante per il nostro Paese, per due motivi: è un modo per mostrare come il nostro lavoro si intrecci a quello estero delle varie delegazioni, e un’opportunità per tutti per scoprire gli altri Paesi e aprirsi.

Stasera (ieri per chi legge) farai il tuo debutto sul palco: come ti senti?

C’è tanta emozione. Sono carico: sono abituato ad esibirmi sia nelle registrazioni che nelle dirette, e l’emozione di un live è diversa. Soprattutto nei palazzetti come questo, con 7 o 8mila persone di fronte. È indescrivibile, come lo fu la finale di «X Factor» di quest’anno: il forum era pieno, e idem qui. Le voci sovrastano la musica. Dopo questi due anni di delirio, poter sentire di nuovo le persone e ballare davanti a loro è un’emozione incredibile.

Chi vincerà e chi vorresti vincesse?

Non so! Ci sono un bel po’ di artisti forti. Non ho idea di chi sia favorito, ma avendo visto le performance posso dire che sarà un palco importante per Blanco e Mahmood. Il fatto che Blanco rappresenterà Brescia e l’Italia proprio in Italia, così tanti anni dopo l’ultimo Eurocontest ospitato, è un’emozione enorme. Quindi tengo a loro, sono di parte. Ma anche le altre delegazioni sono agguerrite: regaleranno un bellissimo spettacolo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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