Cultura

I tappeti Zaleski troveranno casa nel nuovo edificio in via De Vitalis

Acquistato da Fondazione Tassara sarà ristrutturato come spazio espositivo in previsione del 2023
L’imprenditore Zaleski con un pezzo della collezione - © www.giornaledibrescia.it
L’imprenditore Zaleski con un pezzo della collezione - © www.giornaledibrescia.it
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Trovano (finalmente) casa i preziosi tappeti della collezione dell’imprenditore franco-camuno Romain Zaleski, che nel 2023 anno di Bergamo Brescia capitale della cultura saranno esposti nell’edificio di via Privata De Vitalis, a sud della stazione, che Fondazione Tassara - proprietaria della collezione di 1.325 tappeti antichi - ha acquisito un anno fa e per il quale è già pronto un progetto di ristrutturazione curato da uno studio milanese.

A breve la presentazione del progetto al Comune, mentre entro febbraio-marzo del prossimo anno la sistemazione dovrebbe essere cosa fatta. «Non sarà un museo - precisa Flavio Pasotti, presidente della Fondazione - ma uno spazio di custodia, studio e catalogazione dei tappeti della collezione, con un laboratorio fotografico e di manutenzione, con uno spazio per mostre temporanee. L’obiettivo è di mettere a disposizione del pubblico la collezione».

Il progetto

Da tempo la Fondazione cercava uno spazio per la custodia e l’esposizione dei tappeti. Negli anni si era valutata la donazione al Comune affinché li collocasse nella Crocera di San Luca in città (soluzione troppo onerosa per la gestione, anche se Tassara si era detta disponibile alla ristrutturazione), più recentemente si era parlato di una possibile esposizione di alcuni pezzi nella sala superiore del Grande Miglio in Castello in occasione del 2023. Ora la notizia dell’acquisizione e della sistemazione dello spazio.

La struttura

«Si tratta di un edificio ex industriale di circa 800 metri quadri, in un cortile interno di via De Vitalis, già utilizzato anche dalla Laba come magazzino - aggiunge Pasotti -. È la stessa area a sud della stazione su cui insiste il grande progetto di A2A, un’area di interessante sviluppo urbanistico su cui (ride)ho scommesso io prima ancora di Mazzoncini (ad di A2A, ndr)».

No comment sul valore economico dell’operazione («la ristrutturazione, ad opera di studi di architettura e ingegneria di Milano, è più impegnativa dell’acquisizione»), né sulla attività di catalogazione e manutenzione del patrimonio, che potrebbe coinvolgere altre realtà. Alcuni preziosi tappeti della collezione Zaleski erano stati esposti nel 2017 alla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia, e poi a Brescia, nel ridotto del teatro Grande. Nel 2019 erano stati in mostra a Bergamo in occasione del Festival del Paesaggio. Ora si attende di rivederli in città.

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