Gli anni di piombo a Brescia: un libro fotografico per ripercorrerli

Nicola Rocchi
In 400 foto «La pula e la mala nella Brescia degli anni 70» propone la cronaca di un’epoca pesantemente segnata dallo scontro politico: sarà distribuito ai soci Anps
Una manifestazione a Brescia - Foto Archivio Carla Cinelli
Una manifestazione a Brescia - Foto Archivio Carla Cinelli
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Una grande fotografia a colori della commemorazione del cinquantesimo anniversario della strage di piazza della Loggia apre il libro «La pula e la mala nella Brescia degli anni 70. La violenza politica». È l’avvio di un percorso in bianco e nero che, dipanandosi dal 1969 al 1979, ripercorre – in 320 pagine illustrate da oltre 400 fotografie – la storia degli «anni di piombo» a Brescia, segnata in modo indelebile dall’attentato terroristico del 28 maggio 1974.

Il primo e il secondo volume

Il libro è la continuazione di un progetto avviato nel 2023 con un primo volume, dedicato alla criminalità comune a Brescia negli anni Settanta. È pubblicato dalla sezione «Morello Alcamo e Domenico Prosperi» di Brescia dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato; ne sono autori Maurizio Marinelli (presidente di Anps Brescia), Flavio Dalla Libera e Raffaele Piero Galli, con il contributo di Gianantonio Bortolotti. Fuori commercio, sarà distribuito ai soci Anps.

La presentazione avrà luogo domenica 19 gennaio, alle 10.30 nell’aula magna della Scuola Pol.G.A.I. in via Pavoni 4 a Brescia. Interverranno Manlio Milani, presidente della Casa della memoria; Saverio Regasto, docente di diritto pubblico comparato nell’Università degli Studi di Brescia; il questore di Brescia, Eugenio Rodolfo Spina; Emilio Del Bono, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo.

La memoria

La strage è inevitabilmente al centro della ricostruzione: le fotografie raccapriccianti dei corpi straziati, quelle dei funerali, delle prime udienze in tribunale e delle manifestazioni che, nei giorni e negli anni successivi, hanno tenuto viva la memoria di quanto è accaduto e invocato giustizia per le vittime.

Ci sono, nelle due prefazioni, i ricordi personali di Manlio Milani che sottolinea la reazione della città, a dimostrazione di quanto «i valori costituzionali, pluralismo, centralità della persona e diritti di uguaglianza, siano stati interiorizzati» e «di quanta sofferenza siano impregnati». E l’emozione «unita a commozione» del questore Spina, partecipe delle indagini che condussero nel 2015 «alla condanna all’ergastolo, poi confermata dalla Corte di Cassazione, di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte».

La tensione nelle fotografie

Il luogo dell'esplosione della bomba in piazza Loggia - Foto Archivio Polizia
Il luogo dell'esplosione della bomba in piazza Loggia - Foto Archivio Polizia

Nel volume si ritrovano le forti tensioni sociali che precedettero e seguirono la strage, documentate dalle fotografie tratte dagli archivi della Polizia e da quelli dei reporter e delle agenzie bresciane: le firme di Cinelli, Orioli, Alabiso, Bonetti, Bettinzoli, Rodella, Eden, Lonati… in immagini fornite soprattutto da Carla Cinelli, figlia del fotografo Silvano, e dalla Fondazione Negri, che contribuisce alla digitalizzazione dell’archivio Cinelli.

La rassegna procede anno per anno, elencando i principali episodi nazionali e bresciani. Attentati incendiari, aggressioni e bombe molotov, le accese contrapposizioni politiche, le indagini sulle «trame nere», il crescendo del 1974. Un percorso nella memoria che è anche, come osserva il questore Spina, un invito «ad osservare il passato con sguardo critico, per non smarrire mai il filo di ciò che siamo stati e di ciò che potremmo diventare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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