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Con la primavera sboccia un nuovo Vittoriale: sabato la festa inaugurale

Simone Bottura
A Gardone Riviera saranno presentati i nuovi spazi e le mostre dedicate a Duse, Catarsini e Boccioni
Sul Garda l'inimitabile fascino del complesso dannunziano
Sul Garda l'inimitabile fascino del complesso dannunziano
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Dopo un lungo inverno di impegno ininterrotto e di ferventi lavori, al Vittoriale degli Italiani la primavera regala i suoi frutti: nuovi spazi restaurati e nuove mostre. Saranno presentati in occasione dell’evento di apertura della stagione 2024, la festa «Ho coronato la saggezza oggi e acceso il gran fuoco», in programma sabato 9 con ingresso al parco della cittadella dannunziana gratuito per tutti a partire dalle 14.

Da festeggiare

La festa comincia alle 16 in piazzetta Dalmata con l’alzabandiera. Poi, alle 16.15 in auditorium, la relazione «Il fatto e il da fare» del presidente Giordano Bruno Guerri. Infine inaugurazioni, tagli del nastro, brindisi gioiosi. Festa grande, insomma, come impone la rilevanza dei restauri che si vanno a presentare. «La frase solenne che dà il titolo alla manifestazione - dice Guerri -, tratta da un telegramma di Gabriele d’Annunzio a Luisa Baccara, è giustificata dall’enorme mole di lavoro che ha impegnato l’inverno del Vittoriale. Dei cinque cantieri aperti, e felicemente chiusi, tre hanno riguardato servizi essenziali: i bagni, completamente rinnovati, il guardaroba, pure completamente rinnovato e con l’aggiunta di una sala dove le nostre guide potranno godere delle pause, la libreria, rinnovata e adesso dotata di una sala di consultazione, dove il pubblico potrà sfogliare i volumi in vendita. Altri due cantieri - continua Guerri - hanno riguardato altrettanti restauri: quello, imponente, del retro della Prioria, dalla Torre degli Archivi al Cortile degli Schiavoni, al Canile, e quello del Portico del Parente, con la riscoperta delle decorazioni sui soffitti lignei, che sembravano perdute».

In calendario

Il Vittoriale si conferma cantiere sempre aperto, con l’obiettivo di restituirlo al pubblico così come d’Annunzio lo aveva desiderato. «Faranno da corona preziosissima a questi lavori - aggiunge Guerri - tre mostre».

All’ingresso dell’auditorium troveremo quella che inaugura l’anno del centesimo anniversario della morte di Eleonora Duse (Vigevano 1858 - Pittsburgh 1924) e che rievoca la figura poliedrica di una delle più grandi attrici italiane di tutti i tempi e travagliato amore di Gabriele d’Annunzio. A Villa Mirabella sarà allestita l’esposizione «Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina», con una selezione di opere del pittore Alfredo Catarsini (Viareggio 1899 - 1993). Nello spazio del Mas, per l’occasione finalmente dotato di un sistema anti intrusione, vedremo invece la mostra «Boccioni. Dipinti e disegni inediti», con tredici opere mai esposte prima al pubblico del primo periodo di Umberto Boccioni (Reggio Calabria 1882 - Verona 1916). Promette Guerri: «Si tratta dell’inizio di un anno che vogliamo trionfale». 

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