David di Donatello: Anna Pennella nella cinquina per i casting migliori

C’è anche la casting director bresciana Anna Pennella in corsa per il David di Donatello. Classe 1990, di Roè Volciano, laurea al Dams di Roma in cinema e media, giornalista e critica cinematografica, Pennella negli ultimi anni ha contributo al successo di film come «Mio fratello rincorre i dinosauri» (2019) ed «Educazione fisica» (2022) del regista salodiano Stefano Cipani, suo compagno di vita e marito, «Il silenzio grande» di Alessandro Gassmann (2021), «Napoli-New York» di Gabriele Salvatores (2024), «Race for Glory» di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio (2024), «Amichemai» di Maurizio Nichetti (2025).
La nomination al David per il miglior casting, svelata nei giorni scorsi nella Sala Federico Fellini di Cinecittà, Pennella l’ha ottenuta per «Familia», film diretto da Francesco Costabile tratto dall’autobiografia di Luigi Celeste, che a 23 anni, nel 2008, uccise il padre, uomo violento che picchiava la moglie, e fu condannato a nove anni di reclusione. «È una candidatura inaspettata – dice Pennella –, sono grata al regista che mi ha dato questa occasione. Sarà una bella sfida vista l’importanza degli altri film in lizza».
Concorrenza tosta

Nella categoria miglior casting, «Familia» se la vedrà con «Berlinguer – La grande ambizione», «Gloria!», «L’arte della gioia» e «Vermiglio»: il verdetto il 7 maggio in prima serata su Rai 1. Familia ha altre 7 nomination, tra cui quelle per attrici e attori protagonisti (Barbara Ronchi e Francesco Gheghi) e non protagonisti (Tecla Insolia e Francesco Di Leva). «Credo sia l’unico film che ha una nomination per ogni attore. Merito della regia», commenta Pennella. Ma, evidentemente, merito anche del suo talento nel sapere lavorare con la materia umana, interpretando la visione del regista e individuando le persone giuste per i vari ruoli.
«È stato un lavoro complesso. Abbiamo provato diverse combinazioni di attori, in base alla somiglianza fisica con i protagonisti della vicenda reale, fino ad arrivare ad un nucleo che funzionava. Poi abbiamo cercato gli attori che hanno interpretato i protagonisti da bambini».
Casting director
Quello del casting è un lavoro che garantisce un grande apporto artistico alla pellicola, visto che, parole di Martin Scorsese, contribuisce all’80% per il successo di un film. E finalmente la figura professionale del casting director è riconosciuta dall’Accademia del Cinema Italiano e per la prima volta sarà premiata ai David 2025. «Per questo – sostiene Anna Pennella – vanno ringraziate le figure professionali storiche che hanno fondato l’Unione Italiana Casting Directors e intrapreso una battaglia per chiedere un doveroso riconoscimento. In questo l’Accademia italiana ha fatto scuola, anticipando la controparte americana di un anno visto che sarà in occasione degli Oscar 2026 che i casting director statunitensi verranno nominati per la prima volta dall'Academy americana».
Le prossime uscite firmate da Pennella come responsabile del casting? «La valle dei sorrisi» con Michele Riondino, «L’estranea» con Jasmine Trinca, entrambi del giovane regista Paolo Strippoli, e il film del regista sardo Salvatore Mereu. La caccia ai nuovi talenti del grande schermo continua.
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